Skip to main content

Tema: "E se mio padre diventasse nero?"

Condividi su

Agghiaccianti risposte da bambini italiani

L’antropologa Paola Tabet ha condotto per sette anni nelle elementari e nelle medie italiane con l’aiuto di centinaia di insegnanti, facendo scrivere 7000 bambini tra i sette e i tredici anni una ricerca sul tema del razzismo: La pelle giusta, Einaudi, pagg. 220, lire 24.000.

In bella copia – con la consecutio traballante, le doppie che spesso mancano, i verbi da matita blu – le reazioni immediate, gonfiate dall’immaginazione dell’età, striate di paura, pilotate da quel che i genitori e i mass media e la strada raccontano loro degli altri; reazioni di quest’esercito di bambini (nati tra il 1985 e il ’91 insieme al fenomeno dell’immigrazione, cresciuti tra i mille segnali di allarme che lo accompagnano e i vecchi stereotipi del razzismo nostrano d’antan) che meritano di essere analizzate con grande attenzione dai Signori della Politica, dal Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Gente che fa la TV. Tutti coloro, cioè, che potrebbero – se lo volessero davvero – correre ai ripari.

È il tema "Se i tuoi genitori fossero neri" che ha scatenato i pensierini più scioccanti.

"Li troverei disgustosi, preferirei genitori allo stato moderno e non primitivo". "Quando mi davano da bere, da mangiare il pane, io mi spaventavo perché mi pareva che ci mettevano la droga"; "Io se i miei genitori fossero neri avrei paura per sempre"; "Forse sarebbero poveri, quindi assassini, delinquenti, ladri e malfattori e li disprezzerei". Sono queste alcune risposte di quattro bambini di prima e terza elementare dalle Alpi a Caltanisetta. E una torinesina di otto anni risolve il problema con una certa praticità: "Se fossero neri li terrei come schiavi".

Il difetto grave su tutti gli altri è che i neri per questi bambini non sono altro che miserabili.

E avere due miserabili per genitori crea preoccupazioni molto, molto occidentali: "Non avrei più gli astucci di valore e anche le penne, i pennarelli, le matite, il righello, la cartella" (III elementare, Ferrara). "Non abbiamo vestiti per coprirci dal freddo non avremmo il letto per dormire. Siamo magri con le ossa di fuori". (III elementare, Monastir Cagliari) Così in prima elementare in Toscana, ma anche in prima media a Roma, c’è chi – pur di sottrarsi all’ipotesi imposta dal tema – è pronto a tutto.

Un bambino di sei anni di Vico d’Elsa: "Fossi nero mi ammazzerei". E l’altro, undicenne: "Se io avessi questo papà nero mi butterei dal terzo piano, perché è meglio che mi butto che rovinarmi il mio nome".

Non tutti sono così decisi. Molti – nei temi – scappano, spariscono, si rifugiano da nonne e zii, vanno a trovare quei papà e mamma dall’aspetto ripugnante solo a Natale, li scartazzano, li sbiancano, li cospargono di latte o li incartano come mummie o li tingono di rosa. O aspettano che "si fa la plastica e io torno da loro" (IV elementare Robilolo Bucinasco, Milano).

Con queste idee frullate in testa figurarsi come quest’armata di pupi razzisti reagisce – e soprattutto reagirà di qui a cinque, dieci anni – di fronte alla famosa società multietnica che avanza con le contiguità sul lavoro, il rispetto per le differenze degli altri. Sono fragili i bambini e se almeno a casa non c’è qualcuno a far da controcanto ai messaggi di cronaca nera, nerissima, ansiogena, da espulsioni, da retata, da paura, e se già i genitori pensano male, alla fine loro soccombono agli stereotipi che li bombardano.

"Io ho paura dei neri perché uccidono i bambini e fanno del male. Io i miei genitori li voglio bianchi. Mio papà mi ha sempre detto che gli uomini sono tutti uguali sia che sono bianchi sia che sono neri però la televisione mi fa capire che i neri uccidono e io mi spavento ancora di più" confessa da una IV elementare di Montedoro, in provincia di Caltanisetta, un ragazzino bombardato dal video, ormai a pieno titolo nuovo, vero concorrente del capofamiglia.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 5345.37 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Ottobre 2017

Popoli in… fiore

Il 14 maggio si è svolta a Salerno la nona edizione della Festa dei popoli, una manifestazione di piazza che l’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acer...
Edizione di Ottobre 2008

In ricordo di p. Giovanni Pes: Era impossibile non volergli bene

Il 12 agosto a Scano Montiferro (OR), nella sua casa di famiglia, è morto padre Giovanni Pes. Aveva 71 anni ed era tornato dal Congo lo scorso anno...
Edizione di Maggio 2004

Perseguitati, non abbandonati

Missionari martiri a Santa Croce Il 24 marzo del 1980 fu assassinato mons. Oscar Romero in San Salvador, mentre celebrava l’Eucaristia. Questa dat...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito