Saverio alla tomba di Tommaso
Dalla fine di aprile all'inizio di agosto del 1545, Saverio lascia la Pescheria e si incammina verso Meliapur, vicino a Madras: il luogo dove la tradizione colloca le reliquie dell'apostolo Tommaso. Circa 500 chilometri a piedi. Là c'era una piccola chiesa con il prete don Gaspar Coelho e un centinaio di portoghesi ammogliati.
Cosa ci fa un missionario irrequieto come il Saverio in un eremitaggio?
Tommaso è l'apostolo incredulo che aveva manifestato l'entusiasmo della fede: “Signore mio e Dio mio!”. Ma è anche l'apostolo che si era rassegnato a seguire Cristo fino a Gerusalemme: “Andiamo anche noi e moriamo con lui!”. Anche Saverio si trovava in un momento critico della sua missione. I cristiani della Pescheria erano bene avviati; vari sacerdoti se ne prendevano cura. I portoghesi stavano aprendo nuove vie commerciali. Gli arrivavano notizie di altri luoghi e popoli più lontani, disposti ad accogliere la fede cristiana. Cosa deve fare?
Saverio è venuto a pregare. Chiede luce per i suoi prossimi movimenti. Vuol capire qual è la volontà di Dio. “In questa santa casa, mi dedico a pregare Dio di far sentire nella mia anima la sua santa volontà, con il pieno proposito di adempierla... Per sua misericordia, ho sentito e conosciuto che devo partire per Malacca, dove recentemente alcuni si sono convertiti, in modo da fornire loro le ragioni e gli insegnamenti della nostra santa e vera fede...”.
Arriva “il segno” di Dio: un mercante incontrato per caso. Saverio gli parla delle cose di Dio e di altre merci di gran valore, con le quali egli non aveva mai commerciato. Il mercante vende tutto, dà il ricavato ai poveri e decide di servire Dio e seguire Francesco nei paesi lontani. Da Malacca scrive: “È un uomo di 35 anni. Per tutta la sua vita fu soldato del mondo; ora è soldato di Cristo. Si chiama Juan de Eiro”.
Nel partire, don Gaspar gli regala un rosario, un Crocifisso fatto con il legno della vecchia chiesa di san Tommaso e una reliquia del santo. Vicino alla statua della Madonna orante di Meliapur, si legge:
“Davanti a quest'immagine, il Saverio pregò incessantemente per decidere sulla missione nel lontano Oriente”.