Sardegna in cammino, "Sono stato bene con voi"
Cari amici, dopo oltre otto anni di servizio missionario a Macomer, è arrivato il momento di salutarci. Non è facile fare un bilancio di questi anni in poche parole. Sento nel cuore una grande gratitudine. Gratitudine a Dio, che conduce la storia di ognuno di noi. Gratitudine verso la mia comunità e verso le tante persone, i giovani in particolare, che ho incontrato e con cui ho lavorato in questi anni.
Non ho mai avuto una "formula magica".
Ho cercato solo di mettermi in cammino con voi, che conpidete il nostro sogno della missione.
Perciò l’immagine che meglio sintetizza questa mia esperienza in Sardegna è quella del pellegrinaggio. È l’immagine di una comunità di persone di tutte le età, di una grande famiglia che cammina al seguito di Gesù, portando insieme i pesi e la bellezza della vita. Insieme, abbiamo costruito i progetti e i percorsi portati avanti in questi anni.
Il vangelo al centro di tutto
Al centro c’è sempre stato il vangelo di Gesù. Un vangelo che ho cercato di presentare per quello che è e significa: buona Notizia! La Notizia penta incontro gioioso con Gesù, vivo anche oggi in mezzo a noi. Non è stata una "notizia facile". L’incontro con Cristo è sempre qualcosa di esigente, che sconvolge la vita, perché ci chiama a uscire da noi stessi e a spenderci per gli altri. Non possiamo fare sconti né diluire il vangelo!
Annunciando il vangelo, abbiamo cercato di realizzare il sogno del beato Conforti, fondatore dei saveriani, di fare del mondo una sola famiglia cristiana. È stato bello vedere i rapporti fraterni che si sono creati tra i giovani, le persone e le famiglie che frequentano le comunità saveriane in Sardegna. Sono legami aperti al mondo intero, fino a varcare le coste dell’isola e sbarcare su terre sconosciute, anche oltre i confini dell’Italia. È bello avere come patria il mondo e avere un cuore grande, anche se non è sempre facile.
Grazie a tutti voi
Molti dicono che "oggi la missione è qui", ed è vero! Anche qui c’è bisogno di un nuovo annuncio del vangelo. Ma siamo responsabili anche verso coloro che non hanno mai incontrato il volto di Dio, come Gesù ce l’ha fatto conoscere. Noi cristiani abbiamo ricevuto questa grande ricchezza e dobbiamo conpiderla con l’umanità.
In questi otto anni passati con voi in Sardegna, carichi di impegno e di fraternità, mi sono davvero trovato bene. Come la nostra casa saveriana è casa vostra, così le vostre case sono pentate casa mia, luoghi dove abbiamo conpiso le gioie della vita e anche pianto insieme per le sofferenze. Grazie di cuore per tutte le attenzioni che avete avuto verso di me!
Mi permetto di ringraziare in particolare il gruppo degli animatori: coloro che hanno avuto più pazienza con me, con i quali ho lavorato di più, conpidendo sogni e fatiche, per permettere a Cristo di parlare al cuore dei giovani di oggi. Augurandoci di continuare in questo cammino, vi saluto fraternamente.