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Colombia, un lungo cammino: Tra la gente laboriosa e povera

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Sono in Colombia da cinque anni e ho già fatto due tappe. Prima, ho vissuto un periodo di due anni per fare l’esperienza di formazione in missione. Poi sono tornato in Italia per terminare gli studi di teologia fino al diploma di baccellierato e per prepararmi a prendere l'impegno definitivo nella vita religiosa come saveriano. Tre anni fa, i superiori mi hanno mandato ancora a lavorare nelle missioni della Colombia.

Animazione e... Spirito Santo

Qui i saveriani lavorano nell’animazione missionaria e nella pastorale vocazionale, perché la Colombia è un "paese cattolico". A Buenaventura, dove mi trovo attualmente, facciamo anche opera di "primo annuncio" della fede cristiana. Molte persone, infatti, partecipano alla vita ecclesiale senza aver ancora ricevuto il battesimo e la formazione cristiana. Prepariamo queste persone ai sacramenti dell’iniziazione cristiana.

I religiosi, specialmente i gesuiti, hanno avuto un forte influsso culturale nella storia del paese. Anche noi siamo impegnati nel settore dell'educazione dei giovani. Nel quartiere più malfamato della città di Cali, la nostra scuola superiore è pentata una delle migliori scuole che prepara al lavoro.

In Colombia c'è ancora bisogno di preti stranieri, perché ci sono molte parrocchie senza parroco. La chiesa va avanti, a piccoli passi, con la grazia del Signore e la forza dello Spirito Santo, ma la vita dei cristiani ha bisogno della cura pastorale dei sacerdoti e dei missionari.

La gente ha voglia di fare, ma...

La vita della gente in Colombia è dura e difficile a causa della povertà, dei salari bassi, dello sfruttamento. La gente non rifiuta il lavoro, non è pigra. In realtà, la maggioranza è gente che lavora, cerca di progredire ogni giorno e di migliorare lo stile di vita. Lavora molte ore per stipendi molto bassi, che non bastano nemmeno per arrivare a finire la settimana.

Nella stampa e nella televisione ciò che fa più notizia è la violenza e l’insicurezza. Anche i sequestri di persona, così frequenti, sono solo uno dei problemi, ma non il problema della Colombia. Certo, i problemi sono tanti, e lo Stato non può arrivare dappertutto. La sicurezza è il primo elemento che ne fa le spese, soprattutto nei quartieri poveri. Nei quartieri dove lo Stato non arriva, la gente è tentata di farsi giustizia da sé per difendersi. In questo modo, in molte famiglie c’è una vittima della violenza.

50 anni di guerra civile

La guerriglia è nata contro una certa politica di oppressione, ma nel corso degli anni si è messa contro il popolo. Ha tradito le aspirazioni popolari, perché nella guerra contro il governo ha danneggiato la gente comune. I gruppi armati si servono dei profitti della droga nei territori che controllano.

In Colombia, lo sviluppo è ostacolato dalla guerriglia. Le forze dell'ordine hanno difficoltà a controllare un grande Paese con 40 milioni di abitanti. Il territorio è molto ampio e nelle foreste si possono nascondere i guerriglieri. È in atto una "guerra civile" che dura ormai da 50 anni. In alcune regioni, ai ricchi è sconsigliato viaggiare per evitare sequestri. Il cammino verso la democrazia è ancora lungo.

La nostra missione nel mondo

In questa situazione così complessa, noi saveriani lavoriamo per la pacificazione, insegnando a perdonare, per uscire dalla spirale della violenza vendicativa. Lavoriamo anche per formare piccole comunità cristiane formate sulla Parola di Dio, per far fronte al dilagare delle sette.

Soprattutto, diamo il nostro apporto per tenere viva la missione universale della chiesa, non solo nelle zone prive di sacerdoti, ma anche con il primo annuncio nel mondo. Un saveriano afro-colombiano di Buenaventura è missionario in Congo. È discendente degli schiavi, portati in America dall’Africa. Altri quattro giovani colombiani si stanno attualmente formando per la missione.



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