Skip to main content

''San Guido dove abiti?'' /2, Per le strade tante volte percorse

Condividi su

Rispettata la sosta del pranzo, il nostro pellegrinaggio esce sulle strade cittadine, le stesse che san Guido ha percorso a tutte le età della vita: quando, bambino cagionevole di salute, sentiva come un mormorio la vocazione missionaria; all'epoca in cui, seminarista di buone speranze, si vide chiudere in faccia le porte dei salesiani e dei gesuiti; quando fu costretto a celebrare la prima Messa fuori città, perché sul capo di papà Rinaldo pendeva una scomunica della chiesa. Sono le strade su cui san Guido ha portato la riconciliazione, sono le strade dell'Appennino che gli gonfiavano le gambe, nei giorni delle visite pastorali, perché lui voleva incontrare tutti.

Il percorso del nostro pellegrinaggio si concluderà nella cattedrale della città, dove ancora oggi sembra risuonare la voce del vescovo che non si stancava di insegnare a tutti: "Non c'è difficoltà al mondo che i figli di Dio non riescano a superare".


La firma segreta dei santi

Dicono che i miracoli siano la firma segreta dei santi. Il cerchio di ogni pellegrinaggio si chiude quando i  pellegrini si rivolgono ai santi per ottenere "la grazia". Tra i santi moderni figurano alcuni che anche noi abbiamo conosciuto: padre Pio, madre Teresa di Calcutta, il beato Giovanni Paolo II... E proprio questi tre santi stanno cambiando genere di miracoli.

Padre Pio, ad esempio, aveva stabilito un rapporto interiore con il Signore, tale da poter guarire i cuori malati di persone disperate. Madre Teresa di Calcutta, era la "matita piccola e spuntata" di cui Dio si è servito per far balenare nel cuore del consumismo la solidarietà verso gli ultimi. Papa Giovanni Paolo II è passato attraverso 24 anni di sofferenze, per educare l'umanità intera a spalancare le porte all'Amore misericordioso di Dio Padre.


Missionari della preghiera

Il nostro pellegrinaggio conoscerà il suo punto focale nel colloquio che noi pellegrini sapremo sostenere con san Guido: "Fa' anche a noi il miracolo di diventare santi". Lui ci mostrerà l'immagine simbolo della santità, che lui stesso custodiva sul suo tavolo di lavoro. Un'immagine che è contemplazione e intercessione. Gesù sta in piedi, in mezzo al mare in burrasca. È notte e parla a Pietro: "Vienimi incontro; non lasciarti confondere da sentimenti e pensieri religiosi tuoi. Non temere: non ci saranno onde, né cavalloni né marosi a impedirti di ripartire, ogni volta, di nuovo... Riconosci che sono io a dare linea alla tua vita".

Il giorno passato a casa di san Guido ci farà sentire importanti, missionari della preghiera per gli altri: per la nostra gente, costretta dalla realtà a cambiare mentalità. La nostra preghiera invoglierà Dio a tirar fuori dalla naftalina l'amore che contiene i principi attivi che guariscono i peccati delle nazioni.

San Guido ci accompagnerà nel ritorno a casa. E ci colmerà di ogni benedizione.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 5559.99 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Gennaio 2017

Un libro per restituire memoria

La saveriana Teresina Caffi, venerdì 2 dicembre, ha presentato a San Cristo il suo libro “Va, dona la vita”, dedicato alle consorelle martiri in Bu...
Edizione di Aprile 2010

''Allarga lo spazio della tenda!'', L'animazione nelle Marche

"Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i paletti, poiché ti allarghera...
Edizione di Dicembre 2016

Tutti i mezzi e le forze per la missione

Era il 1926, quando mons. Guido Conforti, circa trent’anni dopo aver fondato l’Istituto saveriano per le missioni estere, chiese a Roma di poterne ...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito