Ritiro spirituale estivo: Dare speranza alle pecore smarrite
I campeggi estivi delle delegate si svolgevano sul lago di Gusuna, fino a qualche anno fa. Ora sono sostituiti da un ritiro spirituale estivo, nella casa saveriana di Macomer, cui partecipano anche gli amici di Cagliari e dintorni. L'ultimo ritiro si è tenuto dal 24 al 27 agosto 2010. Sono stati giorni di preghiera e meditazione, di formazione missionaria, oltre che di incontro tra amici e amiche.
Fidiamoci di Dio
Abbiamo ascoltato la testimonianza del saveriano congolese p. Deogratias Bacibone, originario della tribù dei basi a Walungu, e la storia del Congo negli ultimi cinquant'anni, dall'indipendenza dal colonialismo a oggi. Il rettore p. Virginio Simoncelli ha predicato sul tema, "Esodo e cammino, strutture della fede e della missione".
Il Signore ci spinge fuori dell'ovile, in missione, perché vuole radunare tutti i suoi figli. Dio Padre rivolge a ogni uomo e donna una chiamata a essere suo figlio e figlia in Gesù e, come ad Abramo, propone un itinerario di fede. Se ci fidiamo di Dio e obbediamo a Lui, proviamo quella gioia interiore che ci aiuta ad affrontare il futuro con speranza.
Anche noi siamo invitati a fare tutto quello che possiamo per essere segno di speranza. L'amore, infatti, non ci lascia insensibili e cambia il cuore delle persone.
Tre modelli di missione
Tre figure bibliche ci hanno guidato nella riflessione: Rut, la Cananea, il Buon Pastore.
- Rut per amore della sua famiglia adottiva aderisce alla fede di Israele e diventa progenitrice di Davide e di Gesù. Dio conduce la storia. Noi non siamo padroni della nostra vita. Noi siamo stranieri e pellegrini sulla terra di Dio, dove lo straniero è nostro fratello e ospite gradito.
- La Cananea è una donna straniera. Con amore di madre, chiede la briciola di un miracolo per sua figlia malata. Con la sua fede, quasi obbliga Gesù a scoprire e a svolgere la sua missione universale nell'annuncio della misericordia di Dio.
- Il Buon Pastore entra nell'ovile della storia per condurre al Padre l'umanità. Gesù dà la vita per i suoi fratelli, ma ci sono anche i lupi rapaci, che dividono e danneggiano il gregge. Il Buon Pastore ci conosce, ci chiama, ci conduce come pellegrini verso Dio Padre e verso i fratelli. Egli è la porta per entrare nella chiesa, per aprirci agli altri e lavorare con tutti, in fraternità.