Skip to main content

Padre Serafino, missionario vero

Condividi su

Ha dato la vita per la Sierra Leone

Padre Serafino Calza voleva morire in Sierra Leone, nella missione che egli stesso aveva aperto nel 1950, insieme ad altri tre saveriani. Dio l’ha esaudito nella notte del 17 maggio scorso. Avrebbe compiuto 88 anni a fine mese, essendo nato a Castelvetro Piacentino il 30 maggio 1916.

È spirato laggiù ed è stato sepolto nella sua vera patria, nella terra a cui sentiva di appartenere per sempre. Il suo funerale è stato celebrato nella cattedrale di Makeni dal vescovo saveriano mons. Giorgio Biguzzi, circondato da molti confratelli e da una gran folla di cristiani.

La vita per la missione

Padre Serafino era entrato nel seminario dei saveriani a soli 13 anni, prima a Poggio San Marcello nelle Marche e poi nella casa di formazione per gli aspiranti missionari delle medie e del ginnasio a Grumone. Dopo un anno di noviziato a

San Pietro in Vincoli (RA), p. Serafino diventò saveriano nel 1935 e passò a Parma per studiare la teologia e divenne sacerdote nel 1943.

Rimase tre anni nella casa madre di Parma con l’incarico del ministero; poi andò a Glasgow, in Scozia, per studiare l’inglese e seguire spiritualmente gli emigrati italiani.

Partì per la Sierra Leone nel 1950, realizzando finalmente il suo sogno missionario. Qui restò, tranne qualche parentesi, fino alla sua morte. Fu responsabile delle missioni di Kabala per 7 anni, di Lunsar per 14, di Magburaka per 8 anni. Trascorse altri anni nella casa saveriana di Makeni, per seguire gli ammalati dell’ospedale.

Un cuore di poeta

Al di là di queste date, che sembrano notizie piuttosto aride, è giusto sottolineare la generosa e totale dedizione di padre Serafino alla volontà di Dio, la sua pronta disponibilità all’obbedienza. Chi l’ha conosciuto ha ammirato la sua naturale amabilità, la sua capacità di fare amicizia subito e con tutti, la sua facilità di parlare, il suo sorriso così spontaneo.

“Era un uomo semplice, senza malizia, in cui non c’era inganno”, dice un confratello saveriano, richiamando le parole di Gesù a Natanaele. Di temperamento era emotivo e sensibile; si commuoveva facilmente fino alle lacrime.

Era un parlatore affascinante, con un cuore di poeta, una penna di grande scrittore. Il suo primo e purtroppo unico libro, “Uomini d’Africa”, a suo tempo era diventato famoso. Avrebbe meritato molte altre edizioni.

“Taiadei e fasoi” e… canta che ti passa

È bella la corrispondenza del papà calzolaio, anche lui con la vocazione di scrittore, al figlio missionario. Gli fa convinte raccomandazioni culinarie, in particolare la ricetta dei taiadei e fasoi: “Ti assicuro che non c’è niente che li possa battere!”.

Ma il papà sapeva dare anche altri buoni consigli: “Prendi le cose con calma, va adagio, in tutto e per tutto non usare sempre la quarta. Sta allegro e quando sei stanco fa una cantatina che ti passerà. Ma quando credi di essere stufo sul serio, fa domanda di ritornare che noi ti vedremo tanto volentieri”. Consigli davvero saggi, che p. Serafino ha osservato quasi sempre!

Il rischio del martirio

Durante la guerra civile in Sierra Leone, durata ben nove anni, anche padre Serafino è stato aggredito, derubato e schiaffeggiato. In un articolo pubblicato su Missionari Saveriani nel marzo 1999, intitolato “Dalla Sierra Leone in fiamme”, egli descrive la situazione generale senza neppure accennare al suo dramma personale.

Dalle sue parole risplende l’amore ardente, la trepidazione, il dolore del missionario per la sua amata terra insanguinata e crocifissa. Ora la pace sembra tornata e si farà sempre più solida.

Grazie anche al sudore e alle lacrime sparse dai missionari; e grazie al loro corpo, sepolto come semente in terra africana.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 16533.72 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Novembre 2008

Il Mantellini "elettronico"

Dopo 4 anni, Fratel Paolo Mantellini è tornato dal Bangladesh per tre mesi di riposo e per stare un po' di tempo con la sua mamma a Forlì, con i co...
Edizione di Ottobre 2003

Per amore del mondo...

Riflessione per la Giornata missionaria Alla fine di luglio, il presidente della Repubblica italiana ha insignito il direttore dell'agenzia di not...
Edizione di Marzo 2003

Missione e Spirito: Conforti, vescovo e fondatore

Un pastore, due greggi - Incontra i poveri e i malati Dopo una settimana dall'arrivo in diocesi, il 15 gennaio 1903, mons.Conforti vuole incontrar...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito