Padre Qualizza dall'Indonesia
Viaggiando tra Padang e Pekanbaru, quando arrivavo sui pressi dell’incidente mortale capitato a p. Gianfranco Cruder il 25 ottobre del 2000, mi fermavo per una preghiera. Ma non sapevo il posto esatto; perciò una volta chiesi informazioni alle persone del luogo. Mi incontrai proprio con la signora che accorse e si diede da fare perché il corpo del missionario fosse portato al posto di polizia più vicino. Era ancora molto emozionata nel raccontare ed esclamò: “Che bel volto che aveva...!”.
Lei e suo marito Nazir mi hanno accompagnato sul posto dell’incidente: al Km 159 da Padang (a circa metà strada) e mi hanno invitato per un caffè. Ne è nata una bella amicizia, finché un giorno mi venne il coraggio di chiedere se fosse possibile mettere un segno sul ciglio della strada in ricordo del missionario perito.
Era una domanda azzardata, perché siamo in territorio Minangkabau, dove ogni segno di cristianesimo fa problema. Ma il sig. Nazir e sua moglie, musulmani minangkabau, non erano affatto contrari; chiesero solo che non apparisse alcuna croce. Così, il 27 marzo scorso, abbiamo potuto posare il piccolo monumento in memoria (vedi foto sopra), quasi 14 anni dalla morte di p. Gianfranco.
Tutto andò liscio, anche se venni poi a sapere che qualcuno obiettò, ma il sig. Nazir difese quel segno posto sul ciglio della strada, sulla propria terra, in ricordo di un fatto tragico di cui lui e la famiglia erano stati testimoni oculari. Ora la lapide è là: un invito a fermarsi per un “requiem” per il caro p. Gianfranco, e anche per incontrare questa brava famiglia che custodisce la sua memoria.
p. Franco Qualizza, sx - Padang, Indonesia.