Skip to main content

Padre Carrara: Quella triste domenica…

Condividi su

Padre Luigi, martire per la missione

La notizia dell’uccisione di mio fratello giunse di domenica. Io ero a Messa, ma il parroco don Davide era già stato avvisato dell’accaduto. Non se l’era sentita, però, di venire ad avvisare direttamente la nostra famiglia e decise di rivolgersi ai genitori della saveriana Lina Valoti.

Furono loro a comunicare la terribile notizia a mia sorella Pierina, a cui spiegarono che Luigi era stato ucciso da un colpo di pistola alla testa mentre era impegnato con le confessioni. Con un pretesto, l’avevano chiamato fuori dalla chiesa e lo avevano ucciso.

“Imitiamolo nel bene!”

Mia sorella entrò in chiesa e mi raccontò l’accaduto. Ricordo che sono rimasta impietrita. Tutto d’un tratto ripensavo al volto di mio fratello e mi ricordavo le sue parole. Era un uomo sempre contento, non voleva che qualcosa ci rendesse tristi. Per lui tutto era sempre bello e positivo.

Allora pensavo che anch’io non dovevo lasciarmi vincere dallo sconforto e dal dolore, ma dovevo imitarlo nel bene.

Nel suo ricordo ho trovato la forza per accettare la sua uccisone: era diventato martire per la sua missione. Con Pierina sono andata dalla mamma per raccontare ciò che sapevamo. La mamma fu colta da malore. Papà scoppiò in lacrime e non disse una parola; si chiuse nel mutismo del dolore finché riuscì ad accettare con tristezza l’accaduto, come fecero i miei fratelli.

Abbiamo perdonato tutti!

Arrivò anche padre Morazzoni che, durante la Messa di suffragio, fece un gran discorso sul martirio di padre Luigi. Più che un rito funebre è stata un’esaltazione di quanto era accaduto, una “festa” in onore di mio fratello martire. Tutta la gente del paese rimase scossa: uno di noi era stato ucciso brutalmente alla giovane età di 33 anni mentre faceva del bene. Per rincuorarci, tutti ci dicevano che eravamo “fortunati” ad avere un martire nella nostra famiglia e nel nostro paese.

Padre Luigi era felice di dare la vita per le missioni. Non c’era motivo per cui noi dovessimo essere scontenti della sua scelta e di quello che era accaduto. Spinti dalla sua bontà e dalla sua generosità abbiamo perdonato gli assassini.

Ci protegge dal cielo

Per il trentesimo della morte, i miei fratelli Mario e Leone sono andati in Congo, invitati da p. Domenico Milani. I congolesi sono rimasti contenti che alcuni familiari di padre Luigi si fossero recati sul luogo del martirio: era la dimostrazione che perdonavano quella terra e quel popolo.

Per me, mio fratello Luigi è un protettore; mi sostiene e mi sorregge nella vita, perché sono sicura che lui è in cielo. Anche mia sorella Pierina, che ora è morta, la pensava come me. Tutti gli altri miei fratelli sono convinti di avere un santo in cielo, missionario martire per il Signore.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 15723.02 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Aprile 2006

Papà Rosolino è in cielo “Ci hai insegnato a vivere bene”

Caro papà, impossibile dimenticarti, per mille motivi. Ricordo i tuoi consigli pieni di buon senso e la tua fedeltà nel lavoro al Consorzio di boni...
Edizione di Aprile 2018

Giornate intense e indimenticabili

Tra non molto sarà di nuovo Pasqua nella nostra chiesetta cinese. Ci pensavo il 31 gennaio davanti alla spettacolare “super moon” che sorgeva a est...
Edizione di Ottobre 2017

Migrazione e interAzione

Piante ed erbe viaggiano, si spostano in silenzio, in balia dei venti. Per la diffusione delle specie, la natura ricorre a ogni possibile vettore. ...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito