P. Mantellini: Notizie fresche dal Bangladesh
Nei giorni scorsi sono stato con Filippo in una missione a nordovest di Khulna, nel Bangladesh, a Bhabarpara, ad un chilometro dal confine con l'India. Questo centro è molto importante perché da qui iniziò la lotta per l'indipendenza del Bangladesh dal Pakistan Occidentale nel 1971. C'è un monumento in memoria dei martiri di questa lotta. Il villaggio si sta ingrandendo a vista d'occhio, grazie alla strada asfaltata fatta neanche un anno fa.
Il ministero dei padri della missione, (a gennaio si è aggiunto un autoctono ai due Saveriani già presenti), è prettamente parrocchiale con in più la visita e le celebrazioni in alcune succursali a qualche chilometro di distanza. Ci siamo trovati bene. Abbiamo studiato un po' di lingua per conto nostro.
Poi molte visite. A pranzo rigorosamente riso. A sera ci sono addirittura tre TG: un primo dall'India in bengali, l'altro del Bangladesh e l'ultimo ancora dall'India in inglese. Nei villaggi ho visto case di fango con tetti di foglie e tanti bambini che ci seguivano dappertutto. Da qualche capanna spunta una canna di bambù con in cima una pseudo antenna televisiva mezza scassata.
È l'ambiente di povertà con la quale bisogna convivere. È stato bello andare in giro, anche se ha messo in luce alcuni problemi che stanno vivendo queste Comunità. Comunque ospitalità e stupore. Ecco le mie prime impressioni. Vi penso, un salutane a tutti.