P. Galimberti, jolly da sfruttare
Nei tre mesi di "vacanza" in Sardegna, p. Sergio Galimberti si è impegnato nell'animazione missionaria prima a Selargius e poi a Macomer. È un jolly della comunicazione missionaria! Ha anche guidato il ritiro delle delegate a Macomer dal 23 al 26 agosto sul tema "La carità di Cristo ci spinge", in preparazione alla canonizzazione di mons. Conforti.
Nei quattro incontri, p. Sergio ha ricordato Conforti come figlio della fede paolina. La carità di Cristo ci spinge ad andare in missione, perché la morte di Gesù in croce è il segno più grande dell'amore di Dio per noi. Il mistero della missione della chiesa si vive e capisce alla luce della parabola del seminatore. Gesù dà a tutti il seme della parola di Dio, tocca a noi diventare buon terreno. San Paolo con l'inno alla carità ci ricorda che dobbiamo collaborare nella chiesa attraverso i nostri carismi.
Mons. Conforti invia missionari in Cina perché i cinesi hanno bisogno di sapere che Dio li ama. Educare alla fede un figlio è un'esperienza, la mancanza di educazione alla fede è una sua privazione.
Al ritiro delle delegate ci sono state anche tre belle testimonianze missionarie: p. Mario Guerra, p. Salvatore Marongiu e Laura. Padre Mario nel sequestro di 67 giorni in Sierra Leone ha sperimentato la presenza di Dio. Padre Salvatore ha assistito all'internazionalizzazione della teologia saveriana in Messico, per verificare la capacità alla missione e imparare l'inculturazione.
Laura ha visitato Goma, città congolese provata dalla guerra e dall'eruzione del vulcano, ha visto il lavoro dei saveriani nella parrocchia San Francesco Saverio dove c'è p. Mazzocchin, dei laici saveriani nel Centro psicologico e delle saveriane nel Centro sanitario e nutrizionale.