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Ottobre, il mese più bello / 2

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Don Guido così fece, dopo aver ottenuto il permesso del suo vescovo e del cardinale Prefetto di Propaganda Fide. Aveva solo 30 anni. Sette anni più tardi fu scelto da Papa Leone XIII come arcivescovo di Ravenna, una delle diocesi più difficili d'Italia, in cui avrebbe potuto esercitare pienamente il suo zelo missionario. Ma, a causa della sua fragile salute, fu costretto alle dimissioni e tornò a curarsi nella sua Parma, nel suo neonato Istituto, tra i suoi aspiranti missionari.

Un vescovo instancabile

Il riposo durò soltanto pochi anni, perchè alla morte del vescovo di Parma, mons. Magani, egli prese il suo posto fino al 5 novembre 1931, quando il Signore Risorto lo chiamò in Cielo. Aveva solo 66 anni, ma lasciò un grande ricordo per il suo zelo e la sua attività instancabile.

Inviò diversi missionari in Cina nelle due diocesi affidate ai saveriani, che egli ebbe la gioia di visitare nel 1929, ma non mancò di andare per ben cinque volte in tutta la diocesi di Parma, che si estendeva fino al passo della Cisa. Non tralasciò nessuna parrocchia, promosse l'istruzione catechistica dopo una congrua formazione, l'Azione Cattolica nelle parrocchie, le missioni al popolo, i ritiri spirituali, gli studi teologici. Come se non bastasse, si devono aggiungere due sinodi diocesani e la partecipazione alla fondazione dell'Unione missionaria del clero con l'aiuto di un grande missionario come p. Manna.

E non mancavano mai le visite periodiche al suo amato Istituto, le istruzioni e i colloqui con gli studenti, e perfino qualche aiuto alle diocesi confinanti, come la nostra di Cremona, durante la malattia del vescovo mons. Bonomelli. Nella chiesa gotica di Cingia dè Botti c'è una lapide dietro l'altare in memoria di mons. Guido Maria Conforti che ebbe l'onore di benedire la prima pietra.

... e il cammino prosegue

A circa dieci anni dalla sua santa morte, il 18 marzo 1941 si aprì a Parma il primo processo sulla vita e sulle virtù eroiche del servo di Dio Guido Maria Conforti. La sua salma venne traslata dalla cattedrale di Parma alla chiesa nella casa madre dei saveriani. Seguì a Ravenna un altro processo suppletivo durato cinque anni e poi ancora a Parma l'ultimo e decisivo processo apostolico concluso in soli 15 mesi. L'11 febbraio 1982 ci fu la proclamazione dell'eroicità delle virtù e il 17 marzo 1996 Giovanni Paolo II lo proclamò Beato. Il 23 ottobre 2011, è il giorno della canonizzazione e la sua immagine splenderà nella gloria del Bernini in piazza S. Pietro a Roma, davanti a una moltitudine di pellegrini giunti da tutti i continenti.

La vita dei santi non finisce con la loro morte, ma continua oltre il tempo. Così, anche la vita del vescovo San Guido Conforti non è ancora finita, ma proseguirà anche per mezzo dei figli missionari che seguono le sue orme.



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