Nel cuore abbiamo solo Pace, Pace, Pace!
Papa Francesco continua a lanciare appelli per la fine della guerra: “In nome di Dio fermatevi! La guerra è una pazzia…”. Se la famosa Operazione militare speciale è chiamata con il suo vero nome di guerra, gli appelli del papa sono fatti senza l’indicazione precisa nei confronti dei colpevoli, proprio per mantenere aperto un canale di dialogo. La diplomazia Pontificia invita a porre attenzione a quelle tappe non realizzate nel corso della storia, come gli accordi di Minsk (2014), o ancora prima quando, con la caduta del Muro di Berlino (1989), la comunità internazionale non è stata capace di creare “un nuovo sistema di convivenza fra le Nazioni, che andasse al di là delle alleanze militari o delle convenienze economiche; la guerra in corso in Ucraina rende evidente questa sconfitta”. Così, si è espresso il Segretario di Stato Pietro Parolin, riproponendo in una conferenza stampa la disponibilità della Santa Sede al servizio di mediazione nel conflitto tra la Federazione Russa e l’Ucraina. Purtroppo è sempre così in ogni parte del mondo. Le ferite non curate e le situazioni sociali non riconciliate sono focolai sempre pronti a infettare tutto il corpo sociale e a trasformarsi in conflitti aperti.