Missione Bambini: Fratel Gello Giorgi
In Sierra Leone, nazione dell'Africa occidentale, le infermità sono ritenute opera degli spiriti, vendetta di streghe e stregoni, cioè del diavolo. Per risolvere il problema si va prima dal fattucchiere; poi alla fine, si va anche dal dottore. È proprio qui che lavora il missionario saveriano marchigiano fratel Gello, dottore di professione.
Una malattia frequente è la lebbra. Sono soprattutto i bambini a commuoverlo: seri e tristi ma teneri, con la loro faccina invecchiata. Quando il dottore li accarezza, i loro occhietti smorti brillano di gioia. Chissà da quanto tempo sono al lebbrosario, lontani dalla mamma... Dopo la visita al lebbrosario, fratel Gello torna al suo posto di lavoro, vicino alla scuola cattolica di Shenge. Al suo ambulatorio c'è sempre la fila dei malati.
La notte scrive: "Al chiaro della lampada a petrolio non sono solo. Gli scarafaggi girano da padroni sopra e sotto il letto. Le formiche fanno fila indiana fino alla scatola dello zucchero e riescono a entrarvi. Qualche ruggito nella foresta mi fa rizzare le orecchie. Vedo topi in agguato e nella grossa fessura del tetto due rondini difendono la prole che pigola". C'è anche qualcuno che viene a disturbare; come quel pitone lungo sei metri, entrato nella capanna. Ma il buon Dio l'aveva protetto e l'intruso se ne era andato per i fatti suoi.
Un giorno arriva in un villaggio per visitare un bambino malato. Ma il bambino peggiora, e nonostante tutto se ne va. Tutti piangono e gridano per il dolore. Fratel Gello, anche lui triste, ricorda la supplica del papà africano al pittore europeo, di mettere qualche angelo negro nel quadro della Madonna: "Pittore, ti voglio parlare, mentre dipingi..." ("Angeli negri" di Fausto Leali).
Racconta anche la storiella di Tambà, un suo vicino di casa che si accorge che nel suo campo sparisce tutto. Sospettando di un giovane, gli dà un sacco di legnate. Ma un mattino vede una scimmia che sta mangiando un bel mango e comincia l'inseguimento. La scimmia scappa in chiesa e Tambà dietro. Ma lei, più agile, riesce a raggiungere il branco delle scimmie, che si fanno un sacco di risate... alla faccia di Tambà.
Dopo aver lavorato come medico in Sierra leone per molti anni, per fratel Gello arriva il giorno di lasciare l'Africa.
Torna in Italia e continua il suo servizio di medico missionario, ma non dimentica mai la Sierra Leone.