Messaggio dalle chiese: La vita è dono e servizio
Pubblichiamo parte della riflessione del vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte.
Non è difficile ritenere che ragazzi e giovani avvertano in maniera più o meno consapevole la grave situazione di difficoltà che sta attraversando il nostro Paese, insieme peraltro all'intero Occidente.
Il senso diffuso di scoraggiamento e di frustrazione, che colpisce specialmente chi ha perso il lavoro o non riesce a trovarlo, potrebbe diventare in loro la tentazione pericolosa di cedere a illusioni violente o l'altra, non meno grave, di "pensare che vivere rettamente sia inutile". Mi sembra perciò giusto chiederci quale contributo i nostri giovani possano dare al superamento della crisi in atto.
Ritengo che il primo loro compito sia quello di impegnarsi al massimo nello studio, per prepararsi a portare un contributo qualificato alla società di domani. Non esito a dire loro: studiate, leggete, informatevi, pensate, fatevi un'idea di ciò che è avvenuto e sta avvenendo, individuate le cause e vaccinatevi contro gli errori che sono alla base delle difficoltà attuali!
Ciò che occorre è più che mai un cambiamento di mentalità e di stili di vita: alla logica egoistica dell'accaparramento bisogna opporre un'educazione alla solidarietà e allo spirito di servizio in vista del bene comune; al consumismo sfacciato e ai falsi modelli, bisogna reagire con una scelta di sobrietà, allenandosi al sacrificio e alla condivisione con i più deboli.
Questo non avverrà senza il concorso di tutti e specialmente dei giovani. È l'ora di un sussulto etico e spirituale.
Comunque, per credenti e non credenti è tempo di scelte radicali, di un vigoroso ritorno al primato del bene comune e alla concezione della vita vissuta come "essere per gli altri", e quindi come dono e servizio!
Solo preparando a queste scelte la scuola potrà contribuire a far crescere la qualità della vita di tutti.