Mamma Giuseppina Pulcini, immenso dono di Dio
Ci eravamo lasciati a pochi giorni dalla Pasqua con la promessa di rivederci il prossimo anno. Mi aveva assicurato, scherzando, che non se ne sarebbe andata in mia assenza. Avevamo ancora troppe cose da raccontarci. Mamma non aveva mai visto l’Africa e il Burundi, ma partecipava con tutta se stessa alla mia vita missionaria. Mi seguiva con trepidazione e mi accompagnava con il suo ricordo e la sua costante preghiera. Il Signore ha preferito anticiparci, cambiando i nostri programmi.
Qualche giorno prima del suo addio, mi aveva chiesto con insistenza, piangendo, di pregare per lei.
Le forze stavano affievolendosi; nelle sue poche parole c’era anche un po’ di paura. Io l’ho accompagnata con la preghiera e con il cuore. L’ho sostenuta come se l’avessi vicina.
Oggi, dal Burundi, sono unito ai miei fratelli e sorelle: vogliamo prenderla per l’ultima volta sulle nostre braccia e presentarla a Colui che ce l’ha donata. Grande, immenso dono per noi e per tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata.
La solitudine e la fragilità dei bambini orfani o degli adolescenti abbandonati, devono aprire il nostro cuore a un sentimento di infinita riconoscenza a Dio per aver avuto la fortuna e la gioia di avere una mamma".