La veglia dei missionari martiri
Nella chiesa del convento della Trinità di Baronissi, presieduta da don Biagio Napolitano e don Giacomo Palo, tutta la diocesi di Salerno è stata convocata per la veglia dei missionari martiri. Al buon esito hanno collaborato i giovani della forania di Baronissi, insieme ai saveriani, al centro missionario e alle suore di san Giuseppe.
Lo scorso anno ben 26 missionari (preti e laici, religiosi e religios) hanno donato la loro vita per Gesù e per i fratelli in diverse parti del mondo. "Amando fino alla fine" era il tema della giornata. Martirio è testimonianza; e Cristo è il primo testimone / martire. È l'esempio da seguire. La croce ci fa capire come Dio ci ama ed è il suo amore che ha dato la forza anche ai martiri del 2011.
Ne ricordiamo uno tra tutti: Shahbaz Bhatti, ministro delle minoranze in Pakistan, ucciso nel mese di marzo 2011. Lui non è nella lista ufficiale, perché era un semplice laico. Ma il suo servizio politico era parte integrante della missione laicale cristiana nella società.
Nel suo testamento ha scritto: "In questo mio battagliero sforzo di aiutare i poveri, i cristiani perseguitati, mi considererei privilegiato qualora Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita... Finché avrò vita, fino al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera sofferente umanità".
Neppure noi possiamo essere spettatori neutrali; dobbiamo rinnovare la scelta che abbiamo fatto nel battesimo: di seguire Gesù per essere ogni giorno testimoni / martiri, amando come Lui ha amato.