La parrocchia vive per la missione
Il convegno missionario diocesano 2004
A Reggio Calabria il 5 giugno scorso si è tenuto il convegno missionario diocesano. Padre Pierluigi Felotti, rettore della comunità saveriana di Gallico e direttore del centro missionario della diocesi di Reggio, racconta cos’è emerso.
Il convegno è stato pensato in continuità con il convegno pastorale diocesano del settembre scorso e anche in preparazione al convegno missionario nazionale che si terrà a Montesilvano (Pescara) dal 27 al 30 settembre sul tema, “Comunione e corresponsabilità per la missione”.
Tre obiettivi importanti
“Parrocchia rinnovata ed evangelizzatrice” era l’argomento del nostro convegno diocesano che ha stabilito tre importanti obiettivi da raggiungere. Il primo è quello di aiutare la comunità cristiana, e in particolare le comunità parrocchiali, a prendere coscienza che si devono aprire al mondo, assumendo come fondamento della propria attività pastorale la “missione alle genti”.
Il secondo è cercare di superare l’idea che il compito missionario sia solo per addetti ai lavori, mentre è un dovere di tutti i battezzati. Il terzo obiettivo intende proporre nuove forme di evangelizzazione affinché la comunità tutt’intera possa diventare missionaria.
La chiesa è missionaria
Dopo la preghiera di inizio, l’arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Vittorio Mondello, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di questo momento per la chiesa reggino-bovense. Ha ricordato che Cristo stesso ha voluto la sua chiesa missionaria, inviando il suo piccolo gruppo di discepoli in tutto il mondo ad annunciare il vangelo.
Per questo la chiesa o è missionaria o non è chiesa. Il cammino missionario della chiesa, quindi, sta nel manifestare e comunicare agli altri la propria fede nel Cristo risorto: “la fede si rafforza donandola”, come diceva bene il Papa.
Le parrocchie siano aperte
I vescovi italiani hanno programmato per questo decennio il piano pastorale incentrato sulla missionarietà, con il documento “Comunicare il vangelo in un mondo che cambia”. Lo scopo è valorizzare la collaborazione missionaria tra le chiese così che dia frutti di fede adulta.
Il vescovo ha detto chiaramente che il centro missionario diocesano ha l’importante compito dell’animazione missionaria delle parrocchie. Queste devono aprirsi all’ecumenismo, al dialogo interreligioso e all’accoglienza delle persone di altre culture e religioni presenti sul nostro territorio.
A conclusione, mons. Mondello si è augurato che questo importante convegno ci sproni tutti a un rinnovato cammino ecclesiale.
Un progetto operativo
Anche il missionario saveriano p. Piergiorgio Lanaro è intervenuto soffermandosi su tre punti. La chiesa è progetto di Dio, frutto di un’esperienza multiforme e viva, da proclamare con un racconto sempre nuovo. La chiesa è comunità di uomini e donne credenti e al servizio del mondo, che ha continuamente bisogno di salvezza, attraverso forme sempre nuove.
Padre Piergiorgio ha poi presentato il sussidio “Parrocchia missionaria”, un sussidio preparato apposta dai missionari saveriani di Brescia. Su questa traccia, è stato steso un progetto operativo per un cammino di rinnovamento parrocchiale.
Padre Pierluigi Felotti, direttore del centro missionario, con una relazione dettagliata sui vari settori del centro missionario, ricorda quanto si è fatto in questi anni.
Proponendo il programma per l’anno prossimo, ha invitato le parrocchie a organizzare giornate di animazione missionaria e di approfittare della disponibilità dei membri del centro missionario per creare e rinnovare i gruppi missionari nelle parrocchie.
Contatti con le missioni
Il diacono Santo Caserta, moderatore del convegno e presidente del Movimento per la cooperazione internazionale (Mo.C.I.), ha ricordato che quanto stiamo facendo è in sintonia con gli orientamenti dell’ultimo sinodo diocesano.
Ha sottolineato, inoltre, che ci sono molti gruppi e parrocchie che, con semplicità e costanza, portano avanti progetti di cooperazione in varie parti del mondo. Il contatto più assiduo è con il Madagascar dove operano il vescovo reggino mons. Scopelliti e don Claudio Roberti, missionario diocesano.