Il dramma dei profughi
Alcune decine di migranti, sbarcati a Lampedusa e ora ospiti a Parma e in Emilia, presso alcune strutture Caritas e comunità di aiuto ai profughi, hanno dato la loro testimonianza nella sala conferenze della casa madre dei saveriani a Parma, lo scorso 27 agosto.
Le loro storie hanno commosso i partecipanti, attenti e sensibili ai loro drammi. L'incontro, introdotto dal fondatore del movimento “Chiama l'Africa” Eugenio Melandri, si è subito animato con ricordi personali e terrificanti esperienze nel deserto e nel mare, che qualcuno vedeva per la prima volta.
Ciò che ha maggiormente colpito è stato apprendere l'esistenza di una grande organizzazione criminale, che dirige il traffico della morte in varie parti del mondo.
Le testimonianze di questi giovani sono precisi atti di accusa contro coloro che si nascondono dietro sigle di benefattori dei perseguitati e dei poveri in fuga dalla fame e dalle ingiustizie, ma che in realtà operano in trame criminali che le Nazioni unite non potranno ignorare.
Al termine delle interviste e delle domande, la commozione ha preso il sopravvento sulla curiosità.
Abbiamo assicurato la solidarietà di tutti per alleviare nella Città Ducale e nella nostra regione il dramma di questi ospiti che sentiamo di amare come veri fratelli.