La lezione di S. Francesco di Paola
La comunità di Gallico ha incontrato il suo vescovo, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, in un momento di riflessione sulla figura del santo calabrese San Francesco di Paola e più precisamente su “La spiritualità di San Francesco di Paola nella società contemporanea”.
L'evento, organizzato dall’associazione Phonè Gallico, si è tenuto domenica 7 aprile presso la casa “San Gaetano Catanoso” di Gallico Superiore. Ho introdotto i lavori, mentre Stefano Lorfida, presidente dell'associazione culturale “Anassilaos” di Reggio Calabria, ne è stato il moderatore. Mons. Morosini, illustrando il suo ultimo lavoro “Sobrietà ed ecologia integrale”, ha posto a confronto il grande progetto quaresimale del santo paolano (che con grande carisma ha stupito e attratto a sé molte persone), l'enciclica di papa Francesco Laudato si’ e la dominante cultura consumistica che condiziona negativamente la vita dell'uomo oggi.
La grandiosità e la modernità del pensiero francescano sono state messe in evidenza anche dal dottor Lorfida. Questi ha sottolineato come, nonostante siano trascorsi cinque secoli, il richiamo alla sobrietà costituisce una grande sfida per l'uomo moderno, chiamato a scegliere e, soprattutto, a testimoniare, con gesti concreti quotidiani. Anche se in tanti prevale l'aspetto taumaturgico di San Francesco, essendogli stati attribuiti diversi miracoli, è emersa la sua forza di azione nei diversi campi. Infatti, è stato uomo di grande fede, istitutore dell'ordine dei Minimi, diplomatico capace di tessere relazioni con potenti sovrani, anticipatore di tempi con la visione di una convivenza nei monasteri costruita su principi di circolarità e di condivisione, generati dal profondo senso di responsabilità e di amore che nutriva verso gli altri.
Mons. Morosini ha costantemente ribadito la necessità di riflettere sul valore della sobrietà che deve coinvolgere ogni aspetto dell'agire umano. Sobrietà, secondo San Francesco, è rinuncia allo spreco, alla cupidigia, al desiderio sfrenato di potere. La sobrietà sicuramente non indebolisce, anzi rafforza e nobilita lo spirito umano, i cui benefici potranno estendersi anche agli altri. Il Santo stesso ha rifiutato i privilegi offerti dal re di Francia durante la sua permanenza presso di lui, preferendo la semplicità e l'essenzialità della povertà ai fasti della corte.
Oggi, occorre recuperare i diversi livelli dell'equilibrio ecologico con sé stessi, con il mondo delle cose, con gli altri e con Dio, per attuare quell'ecologia umana che oltrepassa l'aspetto ambientalista per interessare l'uomo nella sua interezza. La testimonianza della dottoressa Roselli, relativa a una sua esperienza infantile di guarigione non dovuta alla scienza medica, ha ricordato il potere taumaturgico del santo che egli attribuiva, però, a un intervento divino.
A ricordo dell'eccezionalità dell'incontro, l'Associazione Phonè ha omaggiato il vescovo di un'opera grafica dell'artista gallicese Santina Chirico.