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L’icona della missione: La donna nella missione

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Nella missione la donna c'è - Spesso senza volto e senza nome...

Leggi, rifletti, condividi

 

1. Prenditi un po' di tempo per leggere i brevi testi degli Atti degli apostoli, indicati qui sotto, e conta quante donne sono nominate.
2. La presenza di tante donne nella vita della chiesa apostolica, a quale riflessione ci porta?
3. In gruppo, rifletti sulla presenza delle donne nella tua comunità cristiana.

Entrando nella sala dove si svolgeva l’incontro sul tema "Le donne nella Bibbia", il mio sguardo è andato su una frase scritta sulla parete: "Metà dell’umanità è donna. L’altra metà è nata da una donna".

"Chi ha scritto questa frase?" - ho chiesto. Si è alzata una donna: "Sono stata io. È una realtà dimenticata! Nella nostra comunità chi sopporta tutto il peso e fa il lavoro della formica siamo noi donne. Quando c’è da prendere qualche incarico, sono gli uomini. Anche quando hanno scritto la storia delle prime comunità cristiane, è successa la stessa cosa!".

Con questa battuta abbiamo cominciato l'incontro, il primo di una serie. Con la stessa battuta, comincio questa nuova serie di riflessioni: "l'icona femminile della missione".

Contare... nominare. Pietro, Paolo, Filippo, Barnaba, Sila, Marco, Giovanni... sono i nomi che marcano la vita delle prime comunità cristiane. Vita, storia, azioni e parole in cui primeggiano le figure maschili. È il nostro modo di vedere; il nostro modo di leggere i testi biblici. Le donne restano nell’ombra e nel silenzio: senza nome, senza voce. Appaiono solo alcuni nomi e alcuni volti.

In questa prima riflessione, presento la lista di tutte le donne ricordate nel libro degli Atti.

1,14 Maria, la madre di Gesù, e altre donne partecipano dall’inizio alla vita della chiesa.

5,1-11 Storia di frode dei coniugi Saffira e Anania nella comunità di Gerusalemme.

5,14 Uomini e donne si convertono.

6,1 Le vedove elleniste sono trascurate nell'assistenza quotidiana.

8,3 Uomini e donne sono perseguitati da Saulo.

8,12 Si parla ancora di uomini e donne che si convertono.

8,27 Si nomina Candace, regina di Etiopia.

9,2 Paolo vuole fare prigionieri uomini e donne di Damasco.

9,36-41 Storia di Tabità, la discepola generosa di Giaffa.

12,12-17 La casa di Maria e la fanciulla Rode.

13,50 Donne nobili e pie, istigate contro Paolo e Barnaba.

16,1 Donna giudea credente, madre di Timoteo.

16,11-15 Storia della commerciante Lidia e altre donne

16,16-24 La schiava indovina e i suoi padroni.

17,4 Donne importanti di Tessalonica pentano credenti.

17,12 Altre donne di Berèa entrano nella comunità.

17,34 La filosofa Dàmaris si converte alla fede cristiana.

18,1-5 Priscilla, operaia e missionaria.

21,5-6 Bambini, donne e uomini di Tiro salutano Paolo e Sila.

21,9 Le quattro figlie di Filippo, profetesse.

22,4 Paolo ricorda donne e uomini da lui perseguitati.

23,16 Paolo ha una sorella.

24,24 Drusilla, sposa del procuratore Felice.

25,13.23 Berenìce,sposa del re Agrippa.

Nominare... conoscere.

Con nome o senza nome, protagoniste o nascoste tra la folla, è comunque numerosa la presenza femminile nel libro degli Atti. Alcune aderiscono alla fede cristiana, altre no; alcune persino la ostacolano.

Contare le donne ci fa accorgere della loro presenza. Ricordarle ci aiuta a fare memoria di tutte quelle donne che sono senza voce, rese invisibili. La cultura patriarcale è penetrata anche nelle prime comunità cristiane. Gli storici della chiesa non sono sfuggiti all'influenza di questa cultura dominante e ci hanno lasciato una memoria dei primi passi della chiesa marcatamente patrilineare / maschile.

La missione itinerante. "Avrete forza dallo Spirito Santo, che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in Giudea e Samaria e fino ai confini della terra", queste sono le ultime parole di Gesù, riportate dagli Atti degli apostoli (1,8).

San Luca ci presenta qui il programma del libro degli Atti: la diffusione della Buona Notizia attraverso missionari e missionarie itineranti. Accompagnando il cammino tracciato dall’autore, percepiamo che egli cuce insieme frammenti di storia dai persi colori e con caratteristiche proprie, con l'obiettivo di presentarci le tappe della diffusione della fede cristiana. Il cammino non è senza conflitti, ma ci furono molti gesti di solidarietà, unità di intenti e di fede, persità di esperienze.

Rifletteremo quest’anno su alcune figure femminili che si distinguono nella comunità primitiva. Fare una lista può sembrare monotono, ma è il primo passo per tirar fuori dall’anonimato e dal silenzio coloro che sono state dimenticate. È importante ricostruire l’esperienza delle nostre sorelle che ci hanno preceduto nella fede e nell’impegno di vivere la proposta di Gesù: una comunità di relazioni egualitarie.



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