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L'icona della missione: Convertirsi da papa

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Pietro e il richiamo della strada

LA PAROLA

Mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa e vidi, in visione, una grande tovaglia che scendeva, calata dal cielo per i quattro capi, e giunse fino a me. Fissando con attenzione, vidi in essa quadrupedi, fiere e rettili della terra e uccelli del cielo. E sentii una voce che mi diceva: “Pietro, àlzati, uccidi e mangia!”. Risposi: “Non sia mai, Signore, poiché nulla di immondo è entrato mai nella mia bocca”.

Ribatté nuovamente la voce dal cielo: “Quello che Dio ha purificato, tu non considerarlo profano”. Questo avvenne per tre volte e poi tutto fu risollevato di nuovo nel cielo. In quell’istante, tre uomini giunsero alla casa dove eravamo, mandati da Cesarèa a cercarmi. Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare.

Vennero con me anche sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo. Egli ci raccontò che aveva visto un angelo presentarsi in casa sua e dirgli: “Manda a Giaffa e fà venire Simone detto anche Pietro; egli ti dirà parole per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia”. Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, come in principio era sceso su di noi.

Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni battezzò con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo”. Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che a noi per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio? - (Atti 11,5-17)


Luca racconta e ri-racconta la tua conversione, da capo della chiesa, in quasi due capitoli, mettendola infine in bocca tua, davanti alla comunità scandalizzata di Gerusalemme. Il bello della tua storia è che non ti sei ingessato in una verità posseduta, in un potere ricevuto, ma hai continuato a usare occhi, orecchi, piedi, cuore e memoria per non “porre impedimento a Dio”.

Convertirsi per primo. Pregavi e, in sintonia con la fame del mezzogiorno, vedesti scendere dal cielo una tovaglia. Questo è puro, questo impuro: la libertà del Maestro era cosa lontana. Del resto, cosa c’era di male? Così si evitavano problemi che potevano dar fastidio. Certo, voleva dire anche classificare le persone: pure o impure. Mai saresti entrato in casa di un incirconciso; mai avresti gustato i suoi cibi non garantiti. Hai resistito; ma la terza volta hai capito. Il Signore ha incalzato: ecco gli incirconcisi che bussano alla porta! Li hai accolti; li hai seguiti; sei entrato con loro in casa di Cornelio, militare della forza occupante e pagano! “Mi sto rendendo conto che Dio non fa preferenza di persone!” - hai riconosciuto davanti a lui: la tua conversione, prima della sua.

La pietra in mano all’architetto. Non potesti far altro che annunciare il Dio salvatore di tutti in Gesù. Forse intanto pensavi al da farsi: un periodo di prova, magari un concilio. Irriverente, lo Spirito non ti lasciò finire di parlare: riempì Cornelio e i suoi, animò le loro espressioni. Le parole del Signore ti vennero in mente con una comprensione nuova. Non potesti che battezzarli. Eri la pietra su cui era fondata la chiesa, ma l’architetto era un altro e decideva la forma e i tempi della costruzione.

Certamente, doveva balzarti il cuore, di sorpresa e di gioia, mentre tornavi a Gerusalemme e sentivi che la chiesa non ti apparteneva e che lo Spirito del Risorto se ne prendeva cura. Non si trattava di vogare, di studiare rotte, ma di volgere le vele al vento. Non aggredisti gli apostoli e i discepoli restii di Gerusalemme; non battesti il pugno sul tavolo. Narrasti. E lo Spirito li pacificò e li coinvolse nella lode. Lasciarci condurre. Ci piacerebbe stare come te nella storia, attenti a 360 gradi al vento dello Spirito che soffia dove vuole e ha ancora molte cose da dirci.

Lasciarci condurre, più che condurre; spiegare, più che imporre; unire la preghiera nella parte alta della casa allo sguardo a chi, in basso, bussa al cancello e porta con sé un messaggio di Dio per noi. Quando ci vedi troppo compassati, con idee troppo chiare e distinte, fa’ qualcosa! Non foss’altro che chiedere un colpo di Spirito che faccia volare via un po’ di carte, e volteggiare verso di noi un canto dalla strada che ci attiri nella storia, dove perennemente si fa carne il Figlio di Dio.



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