L'avvento… come un semaforo blu
Un giorno il semaforo in piazza Cavour ad Ancona è andato in tilt! A un tratto, tutte le sue luci si tinsero di blu e la gente non sapeva più come regolarsi: "Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o passiamo?". Da tutti i suoi "occhi", in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu che così blu il cielo di Ancona non era mai stato.
In attesa di capirci qualcosa, gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire il tubo di scappamento e i pedoni più prepotenti gridavano il classico, "Lei non sa chi sono io!". Gli spiritosi facevano battute sarcastiche: "Il verde se lo sarà mangiato il commendatore, per fare una villetta in campagna! Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai giardini pubblici! Con il giallo sapete che ci fanno? Allungano l'olio d'oliva!".
Finalmente, un vigile si mise in mezzo all'incrocio a dirigere il traffico, mentre un tecnico tolse la corrente per riparare il guasto. Prima di spegnersi, il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! Io avevo dato il via "libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare...".
Gli uomini sono abituati, come gli automobilisti, a vivere con la testa china sul volante, badando alla strada, ciascuno chiuso nella sua scatola di ferro, preoccupati del lavoro, del denaro, delle mille "grane" quotidiane. L'Avvento è come il semaforo blu. È qualcosa che ti dice: "Fermati! Non buttare via un tesoro! Non c'è solo la terra, guarda su... c'è anche il cielo!". Ma è una voce esile e molti, spesso, la ignorano.
Buon Avvento!