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In cammino con p. Uccelli / 10

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Decima puntata della vita di p. Pietro Uccelli per ravvivare il suo ricordo ed il suo esempio nella nostra vita, per camminare con lui evangelicamente. La fonte è il libretto di p. Ermanno Zulian, “La gioia di fare il bene”, e gli scritti di altri autori saveriani (G. Viola, A. Luca, G. Camera, E. Fasolini). Il titolo di questo mese è: Tra il male e il bene.

Al rientro di mons. Calza in Cina (1912), dopo la consacrazione episcopale in Italia, la popolazione continua a soffrire per una tremenda carestia, per i disordini della rivoluzione, e soprattutto per i briganti che, in bande armate, seminano terrore e morte nelle campagne e nelle città. Scene strazianti si presentano agli occhi di p. Pietro Uccelli e degli altri missionari: bambini abbandonati, vendita delle figlie per un po’ di riso, emigrazioni, famiglie che si rifugiano nei cortili della missione.

Padre Pietro, il 12 dicembre 1912, rischia la morte, quando è in visita da un confratello. Una banda di una decina di briganti entra nella casa gridando con i fucili puntati e minacciando a morte i due. Solo per l’intervento di un cristiano del gruppo, i due missionari sono risparmiati. “Me l’ero vista brutta, ma brutta davvero”, commenta poi p. Pietro… L’annuncio del Vangelo, nonostante tutto, è accolto e porta frutti di solidarietà. I funzionari imperiali locali in quel tempo sono chiamati Mandarini e si mostrano feroci contro i briganti e in genere accoglienti con i missionari. P. Uccelli racconta di essere stato invitato a pranzo da uno di loro e di aver ricevuto in dono una bellissima mula e un cavallo. Lui tiene il cavallo e rimanda la mula. Poco dopo si vede arrivare in dono la portantina che il mandarino utilizzava per i suoi viaggi.                                    

Nell’ottobre 1917, p. Pietro si trova a Shangai per assistere un confratello malato. Qui, incontra un signore cristiano di nome Giuseppe Lo Pahong, fondatore di un ospedale Cottolengo per i poveri, di numerose altre opere, e molto devoto di San Giuseppe. Da lui p. Pietro riceve aiuto per la sua missione e sembra trovare un esempio per rafforzare la preghiera con fiducia, nelle difficoltà della vita.



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