Il muratore e il sarto della missione
Fratel Pinuccio Scintu di Ales e fratel Gugliemo Saderi di Sardara sono tornati alla casa del Padre, a marzo, insieme a numerosi altri confratelli. Erano reduci da quasi 40 anni di missione in Congo RD.
Fratel Scintu, già buon muratore, si era consacrato alla missione a 25 anni, entrando nella famiglia saveriana. Dopo un periodo di formazione, è stato il Congo il suo campo di lavoro, dove ha contribuito alla realizzazione di strutture nelle missioni e alla promozione umana. Incaricato delle costruzioni della diocesi d’Uvira e dell’arcidiocesi di Bukavu, dirige la costruzione di chiese, ospedali, dispensari, ponti, condotte di acqua per approvvigionare i villaggi, case di formazione per saveriani e di varie congregazioni di suore. Eccetto la domenica, lo si trovava alle sette del mattino, dopo aver partecipato all’Eucarestia, sul cantiere a inquadrare e dirigere i suoi operai. L’altro tempo della giornata lo passava a preparare il lavoro del giorno seguente e alla preghiera personale.
La sua preoccupazione era trasmettere il mestiere ai suoi operai che, dopo un periodo d’apprendistato, venivano promossi come muratori formati, potendo scegliere di rimanere con lui o mettersi in proprio. Con gli operai era esigente sull’orario, per il lavoro ben fatto e nel rispetto delle cose. Ma era anche molto attento ai loro bisogni e a quello delle loro famiglie. Era stimato e tutti gli volevano bene.
Fratel Guglielmo Saderi sentì il richiamo alla missione in occasione dell’ordinazione presbiterale di p. Antonio Ibba nel 1949. Veniva dal mondo agricolo e si era adattato a fare tanti lavori per sostenere sé stesso e aiutare la famiglia. Arrivato a Parma nel 1952 a 24 anni, nella casa madre dei saveriani, dopo due anni di formazione religiosa, ottiene il diploma da sarto. Per vari anni, confeziona le vesti nuove per i novelli presbiteri e per i missionari partenti.
Dopo alcuni anni, parte per il Congo RD. Arriva nel 1962, proprio nel momento della ribellione mulelista. Anche lui viene preso in ostaggio dai ribelli e imprigionato per 3 mesi, conoscendo le angherie, i soprusi e le violenze, anche corporali. Fatti che ricordava con grande emozione. Dopo un breve periodo trascorso in Italia, torna in Congo in aiuto dell’economato generale della diocesi di Uvira. Dirige il personale addetto alle varie attività e alla casa regionale di Bukavu. Carattere sempre allegro, accogliente e di preghiera, aveva sempre il rosario in mano.
Fratel Scintu e fratel Saderi hanno dedicato tutta la loro vita a servizio della missione e della promozione umana dei fratelli africani. Il Signore li accolga nella sua bontà misericordiosa.