Il mese dei santi
Nella tradizione della chiesa, novembre è il mese della festa dei santi e della commemorazione dei fedeli defunti. Nella sua saggezza, invitandoci a portare la nostra attenzione su un aspetto particolare della fede, la chiesa ci conduce a rilevarne il significato e l'importanza per la nostra vita ordinaria.
Tutti, o quasi, portiamo il nome di un santo; una bellissima abitudine dei cristiani. Se ci pensiamo bene, il santo di cui portiamo il nome dovrebbe essere per ciascuno un amico davvero speciale: il nostro "personale" santo patrono e, soprattutto, il modello a cui fare riferimento per le nostre scelte quotidiane.
Pastore di un solo gregge
Da quest'anno, novembre sarà ancora più speciale, perché tra i santi ricorderemo e venereremo anche mons. Guido Conforti che, proprio il 5 di questo mese, ha concluso la sua vicenda terrena ed è entrato nella pienezza della vita.
Ora, proclamato "santo", il Conforti non è più solo patrimonio dell'istituto da lui fondato - i missionari saveriani - e di coloro che - uomini e donne, laici e consacrati - attingono dalla sua spiritualità per condurre la loro vita quotidiana. Conforti "santo" è patrimonio di tutta la chiesa, modello a cui guardare in modo particolare per nutrire lo spirito missionario necessario alla nostra chiesa oggi, e di cui Conforti è stato un precursore lungimirante.
La missione oggi non è più solo una questione geografica, ma è annuncio del vangelo; e di questo c'è bisogno qui e dappertutto nel mondo, sapendo che un luogo non ne esclude un altro.
Vivere la missione qui e con il cuore aperto al mondo intero è il difficile equilibrio che ha sempre caratterizzato il santo vescovo Conforti. Per questo egli è stato definito dal cardinale Roncalli "pastore di un solo gregge": la sua amata chiesa di Parma e i popoli delle missioni, allora in Cina e oggi nel mondo intero.