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Il Conforti in Africa: In Burundi il miracolo del Conforti

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La parrocchia di Kamenge, auspicio di pace

La grande periferia di Bujumbura, capitale del Burundi, stava crescendo a dismisura. Su invito del vescovo, i saveriani decisero di inserirsi nei quartieri a nord della città. Il centro giovani Kamenge è stata la prima iniziativa.

Nel mezzo della distruzione, con la gente

Nel frattempo, gli avvenimenti di fine 1993 avevano messo la nazione in stato di guerra per le profonde divisioni etniche. Kamenge era diventato il quartiere simbolo della ribellione, in seguito all'uccisione del primo presidente eletto. La gente del quartiere, a maggioranza di etnia hutu, era considerata pericolosa e mal vista. Nel 1995, Kamenge fu completamente distrutto da militari e paramilitari dei quartieri vicini. La gente, quella che riuscì a salvarsi, fu costretta a prendere riparo in luoghi di fortuna, simili a campi di concentramento.

In una situazione così drammatica, p. Modesto Todeschi, allora superiore dei saveriani, decise di affiancarsi al centro giovani Kamenge per un'azione pastorale tra la popolazione delle colline circostanti e presso l'ospedale psichiatrico. Qui viveva una comunità di fratelli della Misericordia che misero a disposizione dei locali per dare inizio alla nuova parrocchia.

Perché Kamenge è dedicato al Conforti?

L'inaugurazione della parrocchia di Kamenge è avvenuta il 13 aprile 1995, giovedì santo, alla presenza dei rappresentanti della comunità nascente, venuti dalle colline attorno, nonostante fosse pericoloso mettersi in strada. Anche quel giorno si sparava.

Proprio quell'anno, si stava completando il processo di beatificazione del fondatore dei saveriani e il miracolo decisivo era avvenuto proprio in Burundi: una bambina di 12 anni, Sabina Kamariza, ammalata di tumore al pancreas e dichiarata spacciata dai medici, aveva ottenuto la guarigione per intercessione del Conforti.

Dovendo iniziare una nuova comunità parrocchiale, tra noi saveriani non ci furono tentennamenti sul nome da scegliere e a chi dedicarla: il beato Conforti. Non poteva mancare una chiesa a lui dedicata nella nazione in cui Dio, per sua intercessione, aveva operato il miracolo.

Un altro miracolo del beato Conforti

Oggi la gente ricorda il cardinale Ersilio Tonini e il nunzio martire mons. Michael Courtney, che hanno benedetto la chiesa e hanno contribuito in modo straordinario alla ricostruzione del quartiere di Kamenge. Le armi hanno cessato di seminare morte e distruzione.

Il beato Guido Conforti sta compiendo un altro miracolo, ancora più grande e tanto atteso: la riconciliazione e la pace in Burundi.



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