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Il carisma della missione: Risposta non violenta

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Voi non potete adoperare mezzi diversi da quelli adoperati da Cristo per la fondazione del suo Regno. Egli, contrariamente ai conquistatori del mondo, non ha fondato il suo Regno con la forza delle armi, ma con la parola che conquista le menti e con il fascino dell'amore che avvince i cuori. - Guido Conforti


Finisce un anno, ne inizia un altro e tutto continua come prima! Si è parlato tanto di un 11 settembre che avrebbe cambiato il corso della storia. Purtroppo, no: non è cambiato. Continua nel mondo il drammatico e disgraziato grido di Lamech: "Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamech settantasette" (Gn 4, 23-24).

Ieri sera è venuta una madre, piangeva suo figlio ucciso. È vero, diceva, forse mio figlio aveva offeso quel collega, ma… uccidermelo! Quante volte ascolto in questo sperduto angolo del Brasile drammatici racconti di morte e di sofferenza. Non fanno notizia. Il grido di Lamech continua: per un graffio ti ammazzo! Violenza quotidiana a livello locale, che riflette la violenza degli stati e delle nazioni.

Sento parlare di guerra preventiva: non solo uccido per una scalfittura, ma anche se soltanto dubito che qualcuno potrebbe avere l'intenzione di farmi un graffio, io uccido settantasettevolte! Lamech era prima di Babele. Noi oggi, nel duemilaquattro, siamo tornati più indietro, prima del giurassico!
Dall’Uomo della croce non abbiamo imparato proprio niente, o meglio, abbiamo ancora tutto da imparare. Contemplando quell’Uomo, dovremo imparare il metodo per costruire la pace mondiale, il metodo della missione. Gesù aveva capovolto il grido di vendetta dei tempi pre-babelici: "Tu perdona settanta volte sette". Dalla croce prega: "Perdona, perché non sanno quello che fanno… oggi sarai con me in paradiso… nelle tue mani, Padre, affido il mio spirito".

Qui comincia l’azione missionaria: inviati da un amore Crocifisso, impariamo da Lui il metodo: la parola evangelica, un mezzo debole che però conquista le menti, e il fascino dell'amore che avvince i cuori.

Conforti invia il missionario “non armato di spada e di fucile, per spianare le difficoltà che incontra ed abbattere chi cercasse attraversargli la via, ma armato unicamente della croce di Cristo, pronto a versare il proprio sangue, se questo sarà necessario per il bene dei fratelli, anzi con il desiderio in cuore di suggellare con il martirio il proprio apostolato. Gesù crocifisso: ecco la vostra forza, l'arma invincibile, il segreto delle vostre vittorie”.



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