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Il carisma della missione: Il volto di Dio il volto dell'uomo

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Contempliamo Gesù crocifisso. I patimenti e la morte del Nazareno debbono confermarci nella fede della sua divinità e della divinità della sua missione.
O anima, immagine di Dio, vieni e impara alla croce la tua dignità. Il Figlio di Dio è morto per farci entrare nella stima di quello che noi siamo.

beato Guido Conforti


Imparare dalla Croce il vero volto di Dio!

"Può sembrare un paradosso: ma la morte di Cristo ha questa forza dimostrativa", afferma il Conforti. Nel momento della più grande disfatta, nel cuore dell'ignominia. Dio si rivela. Il vinto è vincitore; il morente offre la vita; l'innalzato e maledetto si offre al Padre, perdona, dona la Madre all'umanità, promette il regno… in giornata, oggi!

La spiritualità missionaria esige un'indelebile fede nel paradosso della croce: stoltezza e debolezza di Dio, ma più sapiente e più forte di ogni strategia umana. Insiste il Conforti: proprio la croce "dimostra" la divinità di Cristo e "mostra" il volto del Padre.

Imparare dalla Croce la dignità della persona umana!

Forse è questa la prospettiva più esatta per una spiritualità missionaria: andare alle genti, partendo non dall'uomo, ma da Dio, dall'Amore rivelato dall'alto del Calvario.

Partire dall'uomo significa, alla fin fine, imbattersi con i Giuda che tradiscono, con i Pietro che negano l'amicizia per non compromettersi, con i Pilato politicanti interessati alla sedia... Si incontrano anche il Cireneo, le donne che condividono il dolore, Giovanni e Maria la Madre. Ma bisogna andare là, sulla via dolorosa, appunto!

Partire da Dio significa essere appassionatamente costretti dall'amore di Colui che ha immolato la vita per tutti, perché proprio tutti sono preziosi agli occhi di Dio. Ed è con l'occhio di Dio che noi possiamo scoprire la verità e la dignità dell'uomo.

Contemplando il Crocifisso cresce la nostra fede nel volto dell'uomo. Come dice il documento di Puebla:
"La situazione di estrema povertà acquista nella vita reale dei lineamenti molto concreti nei quali dovremmo riconoscere le sembianze di Cristo sofferente, del Signore che ci interroga e ci interpella. Volti di bambini colpiti dalla miseria ancor prima di nascere, volti di giovani e di anziani, volti di indigeni e afro-americani, volti di campesinos, di operai, di disoccupati…".

Contemplando il Crocifisso il missionario impara che ogni persona umana è "pietra preziosa anche quando caduta nel fango".


INTENZIONE MISSIONARIA E PREGHIERA DEL MESE

Per quanti in Africa sono ammalati, vittime dell'AIDS e di altre gravi infermità, perché sperimentino la consolazione e l'amore di Dio, grazie al servizio dei medici e di coloro che amorevolmente li assistono.

Signore, abbi pietà dei poveri del mondo, e perdona a noi di averli, per egoismo, abbandonati.
Amen



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