Il Burundi celebra p. De Cillia
Nella rivista Iwacu - Le voci del Burundi in lingua francese, in un'edizione speciale del 2011, vengono presentate "le 50 personalità che fanno progredire il Burundi". La sorpresa è trovare anche quest'anno tra le personalità nominate un missionario saveriano. Si tratta del friulano p. Giuseppe De Cillia, che viene presentato in un piccolo profilo biografico dal titolo: "De Cillia Giuseppe, soprannominato Buyengero". È il caso di ricordare che proprio a Buyengero sono stati uccisi nel 1995 i due saveriani p. Aldo Marchiol e p. Ottorino Maule, insieme alla volontaria Katina Gubert, i nostri tre martiri burundesi.
Ecco una traduzione dal francese del breve articolo pubblicato.
La motivazione del riconoscimento al missionario
"Per l'azione svolta in Burundi p. Giuseppe De Cillia ha ricevuto il premio dal Presidente della repubblica del Burundi, Pierre Nkurunziza, il 1° maggio 2010. Nel giugno 2011 egli ha ricevuto anche la nazionalità burundese.
Appena ordinato sacerdote, a 28 anni, il giovane Giuseppe arriva nel comune di Rumonge a Bururi, nel sud del Burundi, poi lavora a Murago e Rumeza, sempre nella diocesi di Bururi. In seguito, il vescovo di Bururi mons. Bernard Bududira lo invia a Buyengero, dove il missionario fonda la parrocchia. Dopo molti anni di servizio, è inviato nella missione di Kamenge, nella diocesi di Bujumbura.
Ma il dramma della guerra del 1993 colpisce il Burundi. Padre Giuseppe non si scoraggia affatto e, senza molti mezzi, aiuta i rifugiati e le persone più deboli. Mentre la guerra non è ancora terminata, p. Giuseppe incomincia la ricostruzione: nel territorio della missione egli costruisce case per la povera gente.
È così che settecento case di quattro stanze ciascuna sono costruite a Kamenge; nello stesso tempo nel quartiere di Mirango mette in piedi un dispensario, che presta le cure alle persone più povere, quasi gratuitamente.
Un villaggio di pace con 64 case, di cui 25 per i ragazzi di strada, è costruito anche in una località chiamata Ntereka. Padre Giuseppe costruisce alcune scuole e le strade a Gishingano. Attualmente, "padre Buyengero" partecipa anche alla messa in opera di una conduttura per l'acqua potabile a Nyambuye, Nyambeho e Gishingano.
Appassionato del Burundi, questo italiano originario di Plasencis, nella provincia di Udine, ha ereditato da suo padre muratore e da sua madre casalinga la semplicità, l'amore del lavoro e per il prossimo".