Il beato Conforti si è fermato a Gallico
Finalmente il Beato Guido M. Conforti, fondatore dei missionari Saveriani, ha deciso di restare in mezzo a noi, con i suoi figli e con quanti da ora in poi lo pregheranno. Nel Santuario della Grazia, di fronte a p. Aurelio, è stato creato uno spazio dove accogliere le sue reliquie. Un prato fiorito, incorniciato da due lastre di vetro, con le sue parola famose: "Fare del mondo una sola famiglia".
E poi il suo volto sorridente e benedicente. Tutto per ricordare a chi entra e si ferma a parlare con lui che c'è ancora bisogno di missi o nari, di testimoni del Vangelo.
Per preparare la festa del 17 marzo sono stati invitati: p. Alfonso da Cagliari e la Saveriana Laura da Roma. Hanno incontrato i ragazzi delle Elementari e delle Medie di Gallico e dintorni. Il contatto con loro è stato stimolante e li ha aiutati a capire chi sono i missionari, in particolare, i Saveriani. Il frutto di tutto ciò si è tramutato in disegni, poesie, riflessioni, cartelloni, esposti nella Sala Azzurra. Veramente belli.
Si è potuto notare che i ragazzi hanno dato il meglio di loro stessi, trasformando le loro riflessioni in immagini e composizioni significative. I migliori, e non solo, sono stati premiati nel pomeriggio di domenica 18. La sera precedente, il sabato, nel Santuario, le quinte classi elementari di Passo Caracciolo ci hanno fatto gustare un po' della vita del Beato Conforti. La spontaneità dei protagonisti, unita alla dedizione degli insegnanti, ha trasmesso a chi ascoltava qualcosa di nuovo.
Il Beato Guido è sempre vivo. Basta incontrarsi con lui con il cuore semplice, come hanno fatto i ragazzi. Sono state delle giornate intense, forse un po' faticose, ma piene di tanta gioia. Il Fondatore dei Saveriani ormai è qui in mezzo a noi e si aspetta che qualcuno, incontrandolo, possa ripetere la sua esperienza, quando da piccolo, prima di andare a scuola, si fermava davanti al Crocifisso: "Io lo guardavo e mi pareva che mi dicesse tante cose", confesserà in seguito.
Era nata la sua vocazione. Chissà che qualcuno, fermandosi di fronte al volto di Guido Conforti, possa dire. "Io lo guardavo e mi diceva: lascia tutto e parti. Io sarò con te"! È un augurio, un sogno che speriamo presto diventi una felice e gioiosa realtà.