I destinatari: Ovunque nel mondo
Nella prefazione ai Lineamenta, il segretario generale del sinodo mons. Nikola Eterović, dopo aver detto che l'evangelizzazione è l'orizzonte ordinario dell'attività della chiesa, spiega che la nuova evangelizzazione si rivolge "a quanti si sono allontanati dalla chiesa nei paesi di antica cristianità. Tale fenomeno purtroppo esiste, in varia misura, anche nei paesi dove la Buona Notizia è stata annunziata in secoli recenti, ma tutt'ora non è stata accolta fino a trasformare la vita personale, familiare e sociale dei cristiani".
Anche noi missionari siamo consapevoli che ci sono luoghi in cui l'annuncio del vangelo non ha ancora trasformato la cultura e la società, o dove un'evangelizzazione di massa non ha prodotto un rapporto personale con Gesù Cristo, o dove la fede si è andata spegnendo o riducendo a qualche pratica occasionale.
Il caso dell'America latina
Il testo dei Lineamenta al n. 5 ricorda, infatti, che questo tema è stato ripreso e rilanciato da Giovanni Paolo II soprattutto per le chiese dell'America latina, in vista di "un nuovo fervore missionario ed evangelizzatore". L'America latina - come tutti sanno - è un "continente battezzato", ma nel quale, per ragioni storiche comprensibili, l'evangelizzazione non è stata approfondita e il vangelo non è riuscito a toccarne le radici culturali fino a trasformarle e dar loro nuova vitalità. Oggi si direbbe che il vangelo non è ancora stato "inculturato".
In America latina - ma non solo là - il vangelo coesiste con situazioni religiose e sociali incompatibili con la fede. È necessario un impegno nuovo che papa Wojtyla, nel marzo del 1983, chiamava appunto "la nuova evangelizzazione: nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni".
La chiesa si rimetta in dialogo
Lineamenta afferma che, ovunque nel mondo, la nuova evangelizzazione è "lo sforzo di rinnovamento che la chiesa è chiamata a fare per essere all'altezza delle sfide che il contesto sociale e culturale odierno pone alla fede cristiana... a seguito dei forti mutamenti in atto" (n. 5.).
Ciò suppone che la chiesa si renda conto dei "mutamenti" e si rimetta in dialogo - benevolo, sincero e profondo - con il mondo d'oggi, lasciando ogni posizione di superiorità, assumendo quegli atteggiamenti di ascolto, di simpatia e di attenzione che sono propri dell'evangelizzazione in qualsiasi contesto, e cerchi di "leggere e decifrare i nuovi scenari sociali, culturali, economici, politici e religiosi" (n. 6) che le chiedono di rinnovare la sua evangelizzazione.
Sei scenari mondiali da considerare
Quali sono i nuovi scenari prodotti ed emersi in questi anni? Nei Lineamenta ne vengono identificati sei.
Primo fra tutti, un mondo che pensa di poter vivere "senza riferimento alla trascendenza", distaccandosi dalla fede in Dio e dai valori trascendenti; un mondo in cui si cerca solo l'utile e l'immediato, senza comprendere che dove Dio è assente, lì cresce la violenza, l'ingiustizia e l'infelicità.
Il secondo scenario che chiede una nuova evangelizzazione è il mondo delle migrazioni, risultato - tra l'altro - della globalizzazione e dell'imperialismo economico che, mescolando le razze, le culture e le religioni, rischia di erodere e di smarrire i valori fondamentali dell'umanità.
Il terzo scenario è quello caratterizzato dall'impressionante sviluppo della comunicazione di massa con i suoi benefici, ma anche con i suoi rischi, come il concentrarsi sull'individuo e i suoi bisogni e diritti, fino a dimenticare i doveri, sull'emozione più che sulla ragione, sugli interessi immediati più che sulla responsabilità morale, sull'apparente e l'effimero fino a dimenticare i valori tradizionali più veri.
Il quarto scenario è quello determinato dal primato dell'economia a spese di ogni altro valore.
Il quinto è segnato dall'avere dato alla scienza e alla tecnica un posto che le trasforma in due idoli assoluti e indiscutibili.
Il sesto è la nuova situazione politica mondiale, su cui sono apparsi nuovi protagonisti, come il terrorismo islamico, le nuove nazioni asiatiche, i nuovi poteri occulti; e come le potenze multinazionali, che stanno creando degli squilibri che mettono a rischio la pace e il futuro dell'umanità (si pensi all'emergenza ecologica) e chiedono un nuovo governo del mondo improntato alla giustizia universale e alla convivialità tra i popoli.
Il bisogno di autentica spiritualità
La chiesa deve saper leggere questi segni di novità e rispondere alle sfide e alle fragilità che le caratterizzano, con una rinnovata e pertinente proposta del vangelo. Una delle sfide positive su cui poggiare lo sforzo di una nuova evangelizzazione è il bisogno di spiritualità che si sente nel mondo d'oggi.
L'uomo d'oggi ha bisogno di qualcosa di più di quello che ha. Questo impone alla chiesa di riprendere il cammino della missione per offrire a quest'uomo un annuncio di salvezza e di speranza. Deve perciò essere una chiesa che sa farsi prossima del mondo, rimanere una chiesa popolare nel senso che vive nel tessuto del popolo e risponde alle sue attese.
In una parola: la nuova evangelizzazione è un'opportunità di grazia per tutta la chiesa, che l'aiuta a diventare come deve essere; come la vuole nostro Signore Gesù Cristo, che l'ha ideata.