Una sfida spirituale avvincente
Il numero 22 dei Lineamenta tocca un aspetto decisivo del dinamismo della nuova evangelizzazione: "Qualsiasi progetto di annuncio e di trasmissione della fede non può prescindere da questa necessità: avere uomini e donne che con la loro condotta di vita danno forza all'impegno di evangelizzazione. È proprio questa loro esemplarità il valore aggiunto che conferma la verità della loro dedizione, del contenuto di quanto insegnano e di ciò che chiedono di vivere".
Le comunità cristiane sono chiamate a formare e sostenere coloro che si impegnano nella nuova evangelizzazione, siano essi preti o laici. Sarà questo il modo di ridare ai laici una responsabilità apostolica che oggi sentono lontana e legata alla delega dei parroci; nello stesso tempo ricostruirà quella fondamentale uguaglianza di impegno nell'evangelizzazione, che è propria del popolo di Dio. Ma essi dovranno essere formati e motivati per la loro missione di riportare Cristo dentro gli ambiti della vita quotidiana: famiglia e scuola, lavoro e tempo libero, ricerca scientifica, politica ed economia...
È facile capire che la nuova evangelizzazione è soprattutto un compito e una sfida spirituale, un compito di cristiani che perseguono insieme la santità e la professionalità. E, in secondo luogo, che la nuova evangelizzazione richiede una riforma della chiesa, nel senso di una conversione di tutte le sue strutture alla semplicità e alla trasparenza evangelica, alla verità delle relazioni umane interpersonali, alla serietà nel dialogo con il mondo.
Potremmo sentirci intimiditi per l'altezza delle proposte e la gravità dell'impegno. Ma proprio in vista di questo compito missionario della chiesa, Gesù ha promesso ai discepoli la presenza costante del suo Spirito. L'esempio della prima comunità ci deve ispirare, e non scoraggiare, nel promuovere una nuova evangelizzazione che sia "una risposta adeguata ai segni dei tempi, ai bisogni degli uomini e dei popoli di oggi, ai nuovi scenari che disegnano la cultura" (n. 23). È la sfida di questo nostro tempo.
Noi missionari ad gentes possiamo essere testimoni che l'evangelizzazione è sempre possibile.
Ce ne indica la strada san Guido Conforti, che si è trovato a escogitare metodi nuovi nella catechesi, nella rianimazione delle comunità cristiane in quel tempo difficile e critico nel quale lui è vissuto.