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Gli indigeni dimenticati del Brasile

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Noi, missionari e missionarie del Consiglio Indigenista missionario (CIMI), in Brasile Sud, abbiamo riunito in video-conferenza la nostra 45ª assemblea annuale. La pandemia ci ha imposto nuove forme per relazionarci, comunicare e convivere con i popoli indigeni. Il governo Bolsonaro ha promosso una politica anti-indigenista, volta a spogliarli delle terre e a forzare la loro integrazione nella società occidentale nazionale. In uno scenario che mostrava la spaventosa avanzata del Covid-19 e la totale omissione dell’assistenza da parte dell’amministrazione statale, si è reso necessario pensare a misure emergenziali per sostenere gli indios. Con l’inizio della quarantena e la creazione delle “barriere sanitarie” (chiusura dei villaggi ed allestimento di posti di controllo all’entrata degli stessi), molte comunità indigene hanno abbandonato attività che erano fondamentali per la loro sussistenza (produzione e vendita di artigianato nelle città, per esempio). Per fortuna, ancora una volta la solidarietà e l’empatia hanno prevalso. Ogni equipe ha provveduto a creare e organizzare reti di solidarietà. Il miracolo della condivisione ha favorito la distribuzione di alimenti, vestiti, materiale per le pulizie e per la protezione personale (mascherine, guanti, alcool-gel...), permettendo anche agli indios di adottare misure di sicurezza e di rispettare il distanziamento sociale. Se per la nostra società occidentale è stato difficile adattarsi al nuovo modo di vivere imposto dal Covid-19, per i popoli indigeni il processo è stato ancor più complesso. La vita nei villaggi è sempre comunitaria e retta da regole di socialità e condivisione. Un po’ alla volta, loro stessi hanno elaborato strategie per combattere il Coronavirus. Siamo consapevoli dei grandi rischi che l’umanità sta affrontando, però non possiamo chiudere gli occhi su altri tipi di “virus” letali: il virus del capitale, del disboscamento, dell’aggressione mineraria, dell’agribusiness, della speculazione immobiliare, del turismo predatorio, della caccia e della pesca illegali, dell’occupazione e del furto delle aree indigene... Da molto tempo, questi virus causano insanabili infermità che attaccano il pianeta, debilitandolo.



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