Gioia di incontrare gli altri, Il viaggio in Colombia
Anche quest'anno i saveriani hanno dato la possibilità ad alcuni giovani di vivere una breve esperienza missionaria. Sei di noi ci siamo recati in Colombia, il Paese sudamericano che si affaccia sugli oceani Pacifico e Atlantico. Venivamo da tre regioni d'Italia: Manuela, Alessandra ed io da Salerno, Danilo da Vittoria (RG), Matteo e Carmen da Desio (MB).
Tanta fiducia e fraternità
Siamo partiti con tante domande e molti dubbi nella nostra mente, ma anche con la voglia di conoscere la realtà colombiana, il suo popolo, le sue tradizioni. All'inizio eravamo come bambini di fronte a una nuova realtà: osservavamo tutto, cercando di fare nostre più informazioni possibili.
Ci siamo resi conto che la realtà cristiana che si cerca di far vivere in questa splendida terra ha bisogno delle stesse cose di cui abbiamo bisogno in Italia: amore e senso di fraternità. In Colombia questi ingredienti prendono corpo nella catechesi per le varie età, nella fraternità missionaria, nell'animazione per bambini e giovani. Così abbiamo conosciuto persone che, con semplicità d'animo e fiducia, si mettono a servizio dei fratelli in difficoltà. Tutto questo guidato da uno spirito missionario che, partendo dai saveriani, si irradia a chi cerca di fare nel proprio piccolo un mondo migliore.
Un'importante tappa di fede
Fortunatamente avevamo come guida p. Rosario Giannattasio, che ha vissuto per cinque anni in questa nazione. Grazie alle sue indicazioni e al contributo prezioso dei saveriani impegnati in questa terra di missione, abbiamo potuto capire le difficoltà che ogni giorno vivono i colombiani. Soprattutto, abbiamo toccato con mano il coraggio della gente che, nonostante la guerriglia, i paramilitari e le varie "bande", la povertà e le persone che scompaiono nel nulla, riesce ad avere una dignità e una fede incredibili.
Oggi ci è ancora difficile rileggere la nostra esperienza con lucidità: le emozioni sono state davvero tante. Ognuno di noi è partito con motivazioni, paure e speranze diverse, ma è stata sicuramente per tutti una tappa importante per il proprio cammino di fede.
Ha riempito il nostro cuore di gioia, spingendoci a impegnarci sempre più nelle nostre realtà, per diventare "tralci che producano molto frutto".