Gesù cammina nelle strade
In Brasile, il giovedì del Corpus Christi è giornata festiva. Tutto inizia alle cinque. È ancora buio, ma le strade che vanno dal luogo della Messa alla piazzetta dove sarà impartita la benedizione brulica di gente: giovani e anziani delle sei comunità. A ogni comunità è affidato un tratto di strada per disegnarvi un tappeto di simboli Eucaristici, volti di santi patroni, disegni floreali e fantasie varie. Verso le nove del mattino la strada è un tappeto bellissimo.
Liberare dalla schiavitù della droga
Durante la processione, l’ostensorio percorre le strade dove si svolge la vita di ogni giorno, dove si raggiunge il luogo di lavoro, dove, frequentemente, avvengono assalti, omicidi e spaccio di stupefacenti. Ed è proprio là il punto di arrivo del nostro peregrinare, là dove si riuniscono i giovani che comprano e vendono droga, là dove si fuma maconha (marjuana), tanta da sentirne l’acre odore anche dalla strada. Ed è là, sotto la tettoia che porta la scritta, “Io (un cuore) la droga”, che ci siamo fermati in adorazione e abbiamo impartito la benedizione.
All’entrata della piazza lascio che la gente, come piace a molti, tocchi l’ostensorio. Religiosità popolare, ma che ha le sue radici nel vangelo. Penso alla Cananea che tocca con fede la veste di Gesù, penso a Gesù che tocca il lebbroso, la mano della suocera di Pietro, la bara del giovane di Naim e prende per mano la fanciulla per farla risorgere. Lasciamo la piazzetta pregando e sperando che la benedizione lasciata in quel luogo possa in qualche modo entrare nel cuore di qualche giovane. Per le vie che solo Lui conosce, riesca a liberarsi dalla schiavitù della droga.
Con questa iniziativa abbiamo aperto “il cuore a quanti vivono nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera drammatica”.
Invertire il processo
Sono oltre quarantamila i morti lungo le strade del Brasile: per incidenti stradali e, più ancora, sono i morti per violenza omicida. Nostri fratelli.
Abbiamo lanciato una campagna: “Reverter o processo”, ossia, “Invertire il processo”. Per ora è solo un poster nel quale si dice, con le precise parole di papa Francesco, che oggi nel mondo si sta soffrendo “la terza guerra mondiale a pezzi”.
Si invita quindi a guardare al Brasile e alle sue strade, dove si combatte. Le previsioni dicono che aumenteranno. Che fare?
Papa Benedetto dice che “Lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio nel gesto della preghiera, cristiani mossi dalla consapevolezza che l'amore (…) non è da noi prodotto, ma ci viene donato. L’amore di Dio sarà capace di trasformare i cuori di pietra in cuori di carne” (Ez 36,26).