Gallico avrà finalmente il teatro
Sono stati riavviati i lavori per il recupero e completamento delle opere architettoniche degli impianti tecnologici e degli arredi del Teatro di Gallico. È nata come sede del Circolo di Cultura agli inizi del secolo scorso, per volere dell'allora sindaco Antonio Trapani Lombardo. Il suo scopo era offrire un servizio alla cittadinanza gallicese. Fu ricostruita in muratura negli anni trenta con il contributo dei gallicesi. La struttura racconta un lungo periodo di vita socio-culturale del territorio. Durante il regime fascista, divenne dopolavoro fascista e nel secondo dopoguerra fu acquisito dal Cral-Enal, che lo gestì fino al 1972 quando, ormai inagibile perché distrutto da un incendio nel 1967, divenne proprietà della regione.
Per oltre 50 anni, il Circolo fu l’unico spazio dove svolgere le attività socio-culturali organizzate a Gallico. Vi sono stati allestiti spettacoli teatrali e di varietà, festival canori, convegni, feste private, dibattiti e una scuola di chitarra. Ha ospitato anche un cinema e una ricca biblioteca, dono del prof. Salvatore Coppola, provveditore agli studi della Calabria scomparso nel 1927, anno della costituzione della "Grande Reggio" voluta dall'ammiraglio Giuseppe Genoese Zerbi.
Gallico ha risentito molto della sua distruzione, vedendo che un nuovo problema si aggiungeva ad altri già gravi che maggiormente lo impoverivano e degradavano. Questo ha richiesto sempre, alle istituzioni, interventi definitivi, affinché il soddisfacimento di un bisogno non diventasse soltanto una delle tante leggende metropolitane.
Dopo diciassette anni, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (figlio del sindaco Italo Falcomatà che nel 2000 aveva tagliato il nastro per l'inizio dei lavori interrotti pochi mesi dopo), ha consegnato all'impresa RTI AS Costruzioni i lavori di completamento dell'importante struttura.
L'Associazione Culturale "Nuovo Giangurgolo" ha dato un'attenzione particolare alla ripresa dei lavori proponendo, sabato 17 febbraio, nella Sala Azzurra della casa dei padri somaschi nel Parco della Mondialità, il recital "Aspettando il Cineteatro di Gallico". Ha collaborato la compagnia teatrale "La Bottega di Giangurgolo", diretta da Oreste Arconte, che da anni conduce una strenua battaglia pro teatro.
Un video curato da Maurizio Bascià ha ricordato le tappe più importanti dell'opera. Oreste Arconte, Nino Benestare, Antonio Buffon, Elena Festa, Anita Scordo, Pino Cambera, Antonio Santisi e Rita Scordo hanno declamato composizioni dei poeti Mariangela Costantino e Antonino Santisi. Melodie del folklore meridionale sono state eseguite da Saverio Chirico, Leonardo Barbagallo e Daniele Modafferi.
Auguriamoci che le promesse siano mantenute e che il teatro, se sapientemente gestito e bene utilizzato, possa diventare un valore aggiunto per Gallico.