Friuli: L'impegno di Toni Zanussi
Voli e tenda per la pace - L'impegno artistico di Toni Zanussi
Il prof. Honsell, autore di questa emozionante presentazione dell'artista fiulano Zanussi, è magnifico rettore d’università. Zanussi è stato anche ex allievo dei saveriani, a Udine.
Per Toni Zanussi l'arte è impegno artistico. È riscatto per tutti gli umili, i poveri, gli abbandonati, gli scartati della terra. Siano essi uomini o oggetti.
Perché l'arte per Toni Zanussi è anche strumento, linguaggio, metodologia per esprimere il suo impegno civile e per dare sostanza alla sua ricerca di un universo dove ritrovano dignità anche gli oggetti più umili come i sassi, anche i materiali più inutili come gli scarti arrugginiti.
I voli: messaggeri di pace
I voli di Zanussi sono voli di insetti, ma forse sono aquiloni o uccelli. Sono forse aeroplani e altri oggetti di morte, come quelli che hanno solcato i cieli di troppe città, da Sarajevo a Baghdad, trasfigurati in messaggeri di pace, in giochi di bambini. Giochi che collegano nelle loro traiettorie gli astri delle cosmogonie.
E se dapprima questi insetti sembrano mostruosi per i loro troppi occhi e troppe code e troppe antenne e troppe elitre, alla fine ci sono così vicini che volentieri eleggeremmo loro a messaggeri del nostro amore, della nostra carità nei confronti degli altri umili, che conpidono con noi la meravigliosa condanna alla vita. Sono insetti creatori.
La pace: tra terra e cielo
Ma forse è la "Tenda per la pace", l'opera che mi sembra riassuma in modo più completo la ricerca e l'impegno di Toni Zanussi. Una tenda: simbolo biblico di mediazione tra la terra e il cielo, il dentro e il fuori, il sé e il tutto, protezione ma anche esposizione. Sulle sue falde sono dipinti cosmogonie e voli e frasi nei vari alfabeti della terra, che esprimono sapienze antiche ma ancora attuali. Frasi come quelle che a volte pronunciano inconsapevoli i bambini e consapevoli i poeti.
E poi tutt'intorno ci sono sassi bianchi e colorati, ruvidi e lisci, che provengono da tante parti del mondo, che Toni Zanussi deve aver raccolto in una ricerca durata tutta la sua vita. E all'interno della tenda un astro inclinato ruota, in senso antiorario, perché la pace purtroppo è un'utopia, e questo meccanismo ce lo ricorda.
La "tenda" all’università
L'università di Udine ha voluto porre quest'opera nella geometria dei corridoi del suo Polo tecnico-scientifico. Qui la "Tenda per la pace" (2002) e i suoi sassi bianchi e colorati appaiono come un ostacolo piantato nella navata del tempio della ragione, per creare scandalo, per obbligare le migliaia di studenti che ogni giorno ci passano davanti, a schivarla. E così facendo a interrogarsi su quanto è impegnativo, ma imperativo, il percorso della pace nel mondo.
Quest'opera, posta nel campus di un'università, trova coerenza anche per quell'altro aspetto dell'impegno artistico di Toni Zanussi, che è la ricerca, che l'artista sa comunicare e fa conpidere come un maestro ai suoi alunni. Ogni sua opera ci pone all'interno di un cosmo e ci sfida a scoprirlo, lentamente ma con fiducia.
Un laboratorio nella natura
Tutto questo è particolarmente vero quando si visita l'atelier / laboratorio di Zanussi in quella frazione di Tarcento, in Friuli, sperduta sul monte Stella. Assistiamo lassù alle più ardite e coinvolgenti trasfigurazioni artistiche. Non vi è oggetto, un tempo funzionale, ma altrimenti destinato a un oblio arrugginito, che non ritrovi un senso. L'atelier stesso ha ridato vita al borgo di Stella, altrimenti abbandonato.
Sono sfide impegnative quelle che Zanussi ci lancia; sfide a ritrovare un senso in materiali di riciclo un tempo nobili ma altrimenti destinati all'emarginazione. Si lascia Stella un po' più artisti, un po' più capaci di vedere, attraverso la pace, quei colori del mondo di cui Ernesto Balducci parla nell'epigrafe, posta a commento della "Tenda per la pace".
- Prof. FURIO HONSELL.