Festa degli amici dei saveriani
Domenica 13 ottobre, la casa di Tavernerio si è ancora una volta riempita, come più non si poteva, di amici dei saveriani, di quelle persone che ci seguono e ci accompagnano con la preghiera, l’amicizia e l’aiuto materiale nella nostra missione.
Sono i lettori di “Missionari Saveriani”, il giornale che rende conto delle nostre attività qui e nelle missioni. Quest’anno, il raduno degli amici dei saveriani è stato allietato dalla presenza dei nostri confratelli del corso di Formazione permanente. Tre di loro (per la precisione l’italiano Denis, il camerunese Romeo e il congolese Augustin) hanno intrattenuto per un’ora i presenti. Hanno raccontato la loro esperienza e la loro vita nella famiglia saveriana nelle diverse missioni in cui hanno lavorato, rispettivamente in Ciad, Colombia e Brasile del Sud. Abbiamo poi celebrato l’Eucarestia, il cui vangelo, proprio quel giorno, parlava del dovere di ringraziare.
È stata una celebrazione semplice, ma molto partecipata. Dalla mensa spirituale siamo poi passati a quella materiale per il pranzo, che abbiamo consumato fra lunghe chiacchierate e risate che son servite a rinsaldare l’amicizia.
È simpatico, infatti, vedere come nasca subito un feeling tra persone che non si sono mai viste o che si vedono una volta all’anno in occasione di questa festa, che è una tradizione ormai. Subito si familiarizza, come se si fosse sempre vissuti insieme. Le chiacchiere e la gioia della fraternità si sono prolungate ancora verso le ore 15, in una tombola che ha trattenuto parecchi dei presenti fino a tardi pomeriggio. Sembrava non si volesse più interrompere la giornata, accompagnata da un bel sole che invitava a passeggiare nel parco attorno alla nostra casa.
Uno dei presenti mi ha detto: “Io sono di Como, ma non conoscevo la vostra casa. Un amico mi ha invitato a venire e l’ho accompagnato. Ne sono molto contento. Ho trovato un ambiente di fraternità che mai avrei immaginato. Di questo c’è bisogno! Le gioie semplici come queste sono davvero le più belle”. Arrivederci allora al prossimo anno, se Dio vorrà!