Esperienza di un pulpito digitale
La partenza dal Giappone per gli studi a Roma, mi diede l’occasione d’entrare in Facebook, registrandomi e scrivendo solo in giapponese per facilitare la ricerca e l’accesso ai giapponesi, per i quali avevo deciso di cominciare questa nuova attività.
Riflessione tra vangelo e vita
Dal marzo 2014, a scadenza settimanale, ho iniziato con il primo post. Ora sto superando i 150. Propongo una riflessione sul vangelo della domenica. Ho cominciato con zero “amici” e al momento sono circa 2350 quelli nella mia lista. Di questi ne conosco forse un centinaio, mentre gli altri mi hanno chiesto di essere ammessi, dopo aver letto la riflessione o perché avevamo degli amici comuni o era stato loro suggerito da altri. Circa 180 persone lasciano, ogni settimana, traccia della loro visita con il messaggio “mi piace” o un commento sul post.
Tra gli amici della lista, circa 2000 sono non cristiani giapponesi. Per questo prendendo come testo il vangelo, il post è una riflessione-integrazione, non omelia, tra vangelo e vita, in cui presento la prospettiva cristiana.
I vantaggi dei social media
Spesso si sente dire e si pensa che il mondo di internet sia solamente un mondo anonimo e che il suo utilizzo isoli le persone. Pur rimanendo tali rischi, internet offre anche la possibilità di contatto e vicinanza. Vi racconto un esempio eloquente che ho vissuto in prima persona. In occasione del terremoto di Amatrice, ho pubblicato una foto della zona terremotata con un messaggio di incoraggiamento e preghiera per le vittime. Ebbene, oltre 500 giapponesi della mia lista, sapendo che sono italiano, hanno risposto con messaggi di incoraggiamento e solidarietà.
Inoltre, postare su Facebook una riflessione sul vangelo offre alcune possibilità che la predica settimanale durante la Messa non può avere: rimane a disposizione nel tempo, si può rileggere in seguito con calma, si può inviare a un amico, si può lasciare un messaggio.
In tutto questo mi aiuta una professoressa non cristiana di giapponese per il lavoro di editing del testo. Ogni settimana ci colleghiamo via skype e lavoriamo, io dall’Italia e lei dal Giappone.