Skip to main content

È bello fare comunione, Esperienza in Bangladesh

Condividi su

Sono tornato in Italia dal Bangladesh dopo tre anni e mezzo per un po' di riposo. Ho subito letto il messaggio di Benedetto XVI per la giornata missionaria mondiale: "La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione".

La casa di tutti i popoli

2010 9 GarganoHo trovato la riflessione del Papa vera e attuale. Invita a costruire una comunione autentica per camminare insieme sulla strada della missione. Il rischio è di non sentirsi parte di questa chiesa, che invia ad annunciare a tutti la novità di vita. Il papa parla proprio di farci "promotori della novità di vita fatta di relazioni autentiche, in comunità fondate sul vangelo".

In questi anni di esperienza in Bangladesh ho cercato di promuovere segni di speranza nel cuore di tanta gente che ogni giorno deve lottare per portare a casa un po' di denaro per mantenere la famiglia. Mettendomi in ascolto della storia delle persone incontrate, ho vissuto la comunione universale che ci fa sentire un popolo unico, desideroso di "impegnarsi a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli".

Mettere da parte le paure

Per costruire questa "casa di tutti" è necessaria la collaborazione di ogni persona. È importante fare dono della propria cultura e della propria fede, dedicando un po' di tempo ad ascoltarsi, a condividere la storia personale e il cammino di fede di ciascuno.

Una caratteristica dei bengalesi è fare il "golpo", cioè "parlare e raccontare". È un desiderio naturale cercare l'incontro con l'altro, mettendo da parte paure e dubbi. In questo senso, comunione significa entrare nel mondo dell'altro, superando gli ostacoli e i pregiudizi che bloccano la relazione vera e autentica.

Un aspetto interessante dei cristiani in Bangladesh sono gli incontri di preghiera ("prarthona sobha") organizzati per festeggiare la nascita, ricordare un famigliare, implorare la guarigione o ringraziare per averla ottenuta... La gente vive questa comunione di cuori, stando semplicemente riuniti insieme a pregare lo stesso Dio, Padre di tutti.

In dialogo con tutti

Non posso dimenticare la comunione con le altre religioni. Il Bangladesh è una nazione a maggioranza musulmana (circa 90 %), con una discreta presenza di hindu, pochi buddhisti e pochissimi cristiani. In questa pluralità di religioni si gioca la nostra testimonianza di missionari, grazie alla capacità di entrare in dialogo con tutti, cercando di costruire insieme quel villaggio ideale dove tutti possono offrire la propria esperienza di fede e di vita.

Partecipare alle varie feste religiose è un segno di questa comunione, che diventa relazione umana al di là della propria appartenenza religiosa.

Questa comunione di vita e di fede diventa, come dice il Papa, "testimonianza credibile" dell'amore di Dio per tutta l'umanità.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2496.83 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Giugno 2007

Sud/Nord Notizie: Povertà, diamo un taglio!

Ancora in bilico Congo RD: nervi tesi. Dopo gli scontri di fine marzo a Kinshasa tra l’esercito e le guardie dell’ex-capo ribelle Bemba, che rifiu...
Edizione di Novembre 2018

Sui luoghi del Saverio

Per i 20 anni di presenza saveriana in Mozambico, i saveriani (insieme alle suore della “Santa Famiglia di Helmet”) hanno fatto i loro esercizi spi...
Edizione di Marzo 2024

La Messa di prima mattina…

Tutte le comunità saveriane in Italia e nel mondo, mentre svolgono il servizio specifico affidato ad ognuna all’interno del carisma saveriano (anim...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito