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Donne d'Africa: L’apostola dei malati, Burundi

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Se Alphonsine tarda a venire o salta l'appuntamento, il sabato mi ritrovo a mezzogiorno senza esser riuscito a concludere granché. Quando invece Alphonsine giunge alla missione, mi informa sui malati incontrati durante la settimana e insieme ci dirigiamo verso l'ospedale o il villaggio.

2008 5 Donne3Alphonsine ha 26 anni: "Non ho ancora un fidanzato. Sento il bisogno di avere un uomo mio. Uno con cui vivere, fare famiglia, ma neppure voglio andare con un uomo, solo perché mi manca. Comunque, una volta sposata continuerò a visitare i malati, perché questo servizio mi dà tanta gioia".

Ero ancora bambina...

Il sabato mattina la gente di Bujumbura non può circolare prima delle 10 e 30; ma quando i poliziotti vedono sopraggiungere la vecchia Mazda bianca, anche se sono le 8 e 30, alzano automaticamente la canna di bambù che fa da sbarra. Sanno che il missionario e Alphonsine vanno a visitare i malati.

Lungo il tragitto Alphonsine mi racconta: "Ero ancora bambina quando, una notte, ho sognato di trovarmi in mezzo a tanti malati; mi rivolgevo a ciascuno di loro con parole di incoraggiamento. Non dimenticherò mai la gioia che quel sogno ha lasciato nel mio cuore. A 13 anni, mio fratello maggiore mi introdusse per la prima volta in un gruppo che si riuniva la domenica pomeriggio. Dopo la preghiera, partivamo per visitare i malati o i prigionieri.

A me, come prima missione, era stata affidata una donna malata di asma. Abitava in un villaggio vicino al nostro. Le facevo il bucato, le portavo fagioli e polenta di manioca. In più, tenevo pulita la capanna dove stava sdraiata".

Un giorno, un sarto del villaggio si ammalò e prestò la sua macchina da cucire ad Alphonsine. Lei  frequentò un corso di taglio e cucito, per poi trasformare i piccoli proventi della sua attività in altrettanti aiuti per le persone anziane e malate: "Quando mi chiamano al capezzale di una persona, vado a pregare per lei e con lei. Amo molto questo lavoro. Purtroppo oggi non sono più in condizione di portare qualcosa da mangiare ai malati, perché il proprietario della macchina da cucire è guarito e io ho dovuto restituirgli la sua macchina".

L'anziano "ciecuziente"

Da un anno Alphonsine segue regolarmente Raphael, un anziano congolese che le cataratte stanno rendendo cieco. Si era resa conto che l'anziano viveva da solo, abbandonato da tutti: "Non era stato ancora battezzato e io andavo per farmi raccontare la storia della sua vita, come era iniziata la malattia degli occhi. Ogni volta tornavo a casa e pregavo il Signore che gli aprisse il cuore...".

Alla fine, dopo diversi mesi, Alphonsine è tornata da me con un'amica: "Raphael ci ha raccontato com'è stata la sua vita. Ci ha detto che desidera essere battezzato. Ora credo che tu possa venire a verificare le sue intenzioni". Con Alphonsine sono finalmente andato dove Raphael abita. Era la domenica dopo Natale. Lui era solo, seduto fuori dalla casetta che suo figlio gli ha lasciato.

Raphael: "Voglio stare con Gesù"

"Padre, io sono nato in Congo. Noi bambini volevamo bene a p. Aldo, un padre indimenticabile per quanto era buono. Ma non ho voluto farmi battezzare, perché mi chiedevano di seguire il catechismo e io preferivo andare a pescare i pesci nel lago. Poi, durante la guerra, sono emigrato in Burundi. Qui ho trovato da sposarmi e un lavoro come idraulico.

Tante volte musulmani, protestanti e altri mi hanno cercato per battezzarmi. Ma a me infastidiva la proposta di ricevere il battesimo solo per entrare a far parte di una religione. Se mai, la mia religione sarebbe stata quella di p. Aldo.

Ora ho i capelli bianchi. Mia moglie è morta. I miei figli mi hanno lasciato solo. Seguendo i miei pensieri, mi sono reso conto che la mia vita è piena di episodi tristi. Ma nel mio cuore sogno di avere un rapporto speciale con Gesù. Padre, io voglio stare per sempre con Gesù, nostro Salvatore. La mia curiosità più grande è quella di sapere come sarà la mia vita insieme a lui".

Il giorno dell'Epifania ho appagato il bisogno della sua anima. Eravamo in tre: Raphael, Alphonsine che ha fatto da madrina, e io. Tornata a casa, Alphonsine ha scoperto che... la befana aveva depositato una macchina da cucire a pedale, di marca cinese, proprio sulla soglia di casa sua.



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