Don Oscar cardinale, umiltà e grandezza
Gli ultimi giorni di agosto sono stati per la chiesa di Como e per tutti noi, giorni di grande festa. Il nostro vescovo, Oscar Cantoni, è stato creato cardinale da Papa Francesco. Le grandiose cerimonie romane e l’ingresso da Cardinale nella sua Chiesa di Como resteranno per sempre nella memoria della popolazione comasca.
“Il rosso porpora, di cui sono stato rivestito con la mia creazione a cardinale - ha detto Cantoni nell’omelia della solenne eucaristia del 31 agosto - mi ricorda che l’esigenza d’amore e di fedeltà a Cristo Gesù comporta anche per me la possibilità di donarmi fino all’effusione del sangue, quello che don Roberto ha copiosamente versato in questo luogo e che oggi ricordiamo”. Proprio con il ricordo di don Roberto Malgesini è iniziata la festa di sant’Abbondio del 31 agosto, patrono di Como, e del neo Cardinale. E ha preso avvio proprio nel luogo in cui don Roberto Malgesini, il 15 settembre 2020, fu ucciso da un senza-dimora da lui fraternamente accudito.
La gente semplice prima ha accompagnato il Vescovo a Roma e poi lo ha seguito qui nel giorno del suo arrivo a Como in una Cattedrale che da anni ormai, a causa della pandemia, non si era più vista così colma di gente. Un abbraccio corale e caloroso, è stato detto e scritto. È stato significativo che il vescovo al momento dell’entrata abbia voluto con sé i seminaristi della diocesi ai quali ha ricordato che la loro vocazione, come quella di don Roberto, richiede il dono gratuito di sé stessi, “lontani - ha detto - da una mentalità carrieristica, dal desiderio di primeggiare, nella consapevolezza che il martirio è una dimensione che caratterizza tutta la storia della Chiesa, quindi anche la nostra epoca”.
Il Vescovo, nella sua omelia, ha ricordato che “il Santo Padre è molto colpito da don Roberto e me ne ha parlato anche ieri pomeriggio”, nel corso cioè delle riunioni del Collegio cardinalizio del 30 agosto. E un altro dettaglio, rivelato dallo stesso Cardinale, è bello ricordare. Il Papa durante un altro breve colloquio gli ha detto: “Quello che lei dice lo fa, anche se è costoso”. Questi due dettagli possono essere la motivazione della nomina.
Ora, il nostro Vescovo dovrà recarsi spesso a Roma per i lavori delle Congregazioni di cui è membro, ma ha già ripreso la sua normale vita e attività al servizio del popolo di Dio… come nulla fosse successo. “Grandezza e umiltà” è il titolo dell’editoriale apparso sul numero del Settimanale diocesano in occasione del ritorno a Como del cardinale Cantoni. Un giudizio vero che noi saveriani condividiamo. Grazie, don Oscar, ad multos annos!