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Conoscersi, rispettarsi, arricchirsi. Sono questi gli obiettivi del Coordinamento "Desio Città Aperta", una rete di associazioni nata ormai dieci anni fa, dopo l'attacco alle Torri Gemelle, per promuovere il dialogo tra religioni e culture diverse. Di strada ne è stata fatta tanta. Diverse le iniziative promosse, sempre in collaborazione con i missionari saveriani. A cominciare dalla "Giornata del dialogo interreligioso", promossa a livello nazionale (http://www.ildialogo.org/), a cui il Coordinamento ha sempre aderito.

Il dialogo è possibile

In occasione della fine del ramadan, a Desio le associazioni e le comunità straniere, in particolare quella pakistana, organizzano una "marcia della pace" per le vie della città, con il coinvolgimento dei bambini delle scuole elementari e medie e delle loro insegnanti. Tutti gli anni centinaia di persone sfilano per le strade, per dimostrare che il dialogo è possibile. Nel corso della marcia, ci sono gesti, parole, canti, che ricordano l'importanza della conoscenza e del rispetto reciproco. Ma non finisce qui.

Il Coordinamento nel corso degli anni ha organizzato varie e diverse iniziative, sempre all'insegna della conoscenza reciproca: dimostrazioni di cricket (lo sport più diffuso in Pakistan) presso gli oratori, cene multietniche per famiglie italiane e straniere, conferenze e dibattiti, spettacoli, incontri tra i giovani.

Donne protagoniste

Le associazioni puntano anche al coinvolgimento delle donne: da anni vengono promossi incontri dedicati solo alle donne, italiane e straniere, la domenica pomeriggio, presso i missionari. È un modo per fare incontrare mamme e mogli, che altrimenti non avrebbero uno spazio e un momento per sé. Ogni anno viene scelto un tema. Grande successo ha avuto il filone inaugurato l'anno scorso: un corso di cucina etnica, con le donne impegnate a mostrare dal vivo le ricette dei piatti più tipici del proprio Paese d'origine.

Il tema è stato così apprezzato che quest'anno si replicherà. Sarà organizzato, infatti, un corso di "pasticceria etnica", sempre con dimostrazioni dal vivo delle ricette dei dolci tipici di ciascun Paese (Italia compresa).



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