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Con i giardini e parchi aperti

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Quest’anno, nel mese di maggio, si sono svolte due belle iniziative nel parco dei saveriani, adiacente alla casa di spiritualità missionaria: “Luoghi di favola” e “Meraviglie segrete“.

Ocarina in ''luoghi da favola''

Giovedì 8 maggio è stato realizzato il programma “Parco della gioia”. Si tratta di un ritorno nel giardino dei saveriani di San Pietro in Vincoli del Festival itinerante di lettura per bambini, chiamato “Luoghi da favola”, condotto e interpretato per noi dalle lettrici Juke Box. Per l’occasione, a rallegrare l’incontro con le sue suonate, si è associato l’estro del maestro di ocarina, Michele Carnevali, emerito professore di musica di San Pietro in Vincoli.

È l’iniziativa di volontari e volontarie ravennati per l’educazione ecologica delle nuove generazioni, perché imparino a non inquinare gli ambienti naturali che visitano, ma a lasciarli sempre “luoghi da favola”, come li trovano (è un bel programma, anche e soprattutto per i “vandali” del luogo, che ogni tanto fanno irruzione e creano disordine e danni).

Tante "meraviglie segrete"

Alcuni comuni della provincia di Ravenna e la stessa provincia hanno organizzato il 10 e l’11 maggio l’iniziativa “Meraviglie segrete”, manifestazione con i giardini aperti nel territorio ravennate e visite a 55 giardini-vivaio della zona.

Tra questi, era prevista la visita alla “città del silenzio”, cioè al cimitero di guerra inglese (Commonwelt War Grave) di Piangipane.

Si passava così dall’incantesimo del mistero della vita con i vivai delle piante alla realtà della morte violenta. È un altro orizzonte educativo alla pace, per una serena convivenza sociale, invece del tragico silenzio dei cimiteri di guerra.

Esiste anche un inquinamento morale

L’educazione ambientale, con i parchi e giardini aperti, deve renderci consapevoli di far parte della natura, rispettando la bellezza della terra e di tutte le creature.

“Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”.

La profezia del grande capo indio può diventare una triste realtà.

Dobbiamo imparare la salvaguardia del creato e della natura, custodendo e coltivando la terra come un giardino, senza sporcarla con i nostri rifiuti inquinanti, perché dobbiamo lasciarla in eredità a quelli che verranno dopo di noi.

L’ecologia ci invita alla responsabilità personale per evitare l’inquinamento morale, oltre a quello ambientale. Per conservare i “luoghi di favola”, i bambini devono crescere in un ambiente sereno, piacevole, integrato con la natura, aperto verso tutti, in cui nessuno è senza volto e le persone si vedono come amiche.



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