Come un pellegrino
Come un pellegrino. Sì, è questo l'atteggiamento giusto che voglio assumere in questo viaggio. Non il turista che vuole tutto vedere, tutto toccare... ma non entra veramente in contatto.
Il turista è superficiale. Fa collezione di oggetti che appende al muro quando rientra a casa. Ma cosa gli resta nel cuore?
Nemmeno lo studioso. Cerca e osserva attentamente il suo oggetto di indagine, ma i suoi occhi non vedono altro all'intorno. Quando ha raggiunto la "preda", questa riempie e appaga tutta la sua mente; il resto non interessa.
Il pellegrino, invece, si mette in viaggio per andare a incontrare qualcuno di cui conosce l'identità, scorge le tracce e si mette a inseguirle. Qualcuno con la «Q» maiuscola. Il pellegrino cerca Dio; sa che lo incontrerà, poiché gli ha dato appuntamento. Per lui il cammino diventa eloquente, gli parla già... con le fatiche e le soste. Il cammino anticipa già la gioia dell'incontro.
Ma per me, pellegrino cristiano, il cammino è già riempito della sua presenza. Egli è visibile, ma non ancora ri-conosciuto, come per i due pellegrini verso Emmaus. Per me il cammino e la meta sono già celebrazione di ciò che è avvenuto: l'Incarnazione. Se mi metto sulle strade di Gesù di Nazareth è perché Egli le ha percorse posando su di esse la sua divina umanità. Voglio vedere come Egli era, per capire come Egli è. Sì, perché Egli non è semplicemente "stato", ma "è".
Pellegrinaggio, dunque, come itinerario spirituale che conduce e ri-conduce all'incontro con Colui che è l'unico senso della mia vita.
Con questi sentimenti mi preparo a partire questa sera, la veglia. E voglio portare nel mio cuore tutte le persone care che danno calore e colore alla mia vita: i familiari e tutti gli altri, perché i fili delle nostre vite si sono intrecciati e il nodo non sarà più sciolto. Nel mio cuore saranno i compagni di viaggio missionario, sparsi in tutti i continenti, con i quali condivido l'ideale confortiano.
E porto i volti e i nomi di tutti coloro ai quali ho offerto un pezzo del tempo della mia vita. Li incontrerò di nuovo. Il mio desiderio di Dio, del suo incontro, si farà voce anche del loro desiderio, e tutto si svolgerà nel profondo del cuore.
Domattina mi alzerò presto. Come un pellegrino.