Come Maria e il Saverio
La missione nel nostro “eccomi!”
Il viaggiare è stato una caratteristica costante della sua vita di nunzio apostolico per le nazioni dell'Oriente. Dal 1541 al 1552, con le difficoltà e i rischi dei mezzi di quel tempo, il Saverio ha viaggiato per distanze pari a dieci volte il giro del mondo: Lisbona, Mozambico, Kenya, India, Sri Lanka, Malacca, Molucche, Giappone, Sanchan (Cina). A tutti ha mostrato come la grazia di Dio trionfa sul peccato dell'uomo.
Vicino ai poveri e a Gesù
Padre Franco Lizzit è rimasto bene impressionato dalla presentazione originale e attuale di p. Silvio Zarattini: “Come in una dissolvenza, padre Silvio ha mostrato san Francesco Saverio dietro le figure dei missionari dei nostri giorni, dal beato Charles de Foucauld , che ha predicato con la sua semplice presenza tra i maghrebini, alla grande attività caritativa di Madre Teresa di Calcutta , alla forza missionaria della preghiera di santa Teresa del Bambino Gesù .
Il Saverio ha diffuso il vangelo con la preghiera, con la parola e con la carità. Quando assisteva i malati negli ospedali, spesso dormiva su una stuoia, vicino a loro, per essere pronto alla prima chiamata. Tante notti, invece, si addormentava ai piedi dell'altare, davanti al Santissimo Sacramento, da cui prendeva forza il suo annuncio missionario”.
Anche noi per la missione
Dio non ha cessato di chiamare, attraverso il fascino di Cristo suo Figlio, uomini e donne che lo seguono da innamorati di lui. “Sull'esempio di Maria, madre di Gesù e madre della chiesa - ha concluso padre Silvio - anche noi rispondiamo, al di là di ogni incertezza e dubbio, il nostro eccomi, sono il servo / la serva del Signore .
Così anche oggi l'opportunità di salvezza è offerta a tanti fratelli e sorelle che la cercano oltre il chiasso e il vuoto dei nostri giorni, anche attraverso la nostra disponibilità”.