Congo: dalla tenda alla casa di Dio
Una chiesa in memoria del Saverio
Nel 2006 abbiamo ricordato san Francesco Saverio, patrono delle missioni, nella ricorrenza dei 500 anni dalla sua nascita. La chiesa universale lo ricorda come figlio devoto e apostolo generoso, che ha portato il vangelo di Cristo fino agli estremi confini dell'Oriente, dove nessuno prima era arrivato.
Saverio nel cuore dell'Africa
Anche noi "Missionari Saveriani", che dal beato Conforti l'abbiamo ricevuto come modello e patrono, abbiamo ricordato il Saverio con affetto e ammirazione. Abbiamo rinnovato il nostro impegno: continuare a far conoscere e amare Gesù Salvatore in mezzo all'umanità di oggi, dovunque la chiesa ci manda. È la stessa missione per cui è vissuto e morto il Saverio.
Anche qui, nel cuore dell'Africa, il Saverio è conosciuto e amato. L'ultima missione che il vescovo di Goma, in Congo, ha affidato ai saveriani è stata dedicata proprio a san Francesco Saverio. Vorremmo ricordarlo con la costruzione della chiesa parrocchiale in suo onore.
Attualmente, noi missionari e fedeli ci incontriamo sotto una tenda, piazzata su una distesa di lava, non lontano dal maestoso vulcano Nyiragongo. Dal cratere, le emanazioni bianche salgono verso il cielo azzurro e poi si perdono nell'aria.
La Messa sotto la tenda
La tenda è stata un'intuizione di padre Sisto Da Rold. Aveva ricevuto questa grande tenda già usata - 20 metri per 15 - e l'ha montata a maggio del 2003, chiamandola "Tenda san Francesco Saverio". La tenda colorata sulla lava nera è piaciuta ai fedeli africani. Il 4 giugno di quell'anno il vescovo aveva celebrato la prima Messa sotto la tenda.
Padre Dovigo, che allora lavorava nella missione, scrive: "Dopo Messa, il vescovo mi ha fatto notare che la comunità è composta di perse tribù; è bene che tutte possano pregare e cantare nella propria lingua. Il nostro quartiere, infatti, è abitato da wanande e bakumu, watutzi ebautu, bashi e bahunde, banyanga e batembo… È un vantaggio. Dice un autore francese: se in un paese c’è una sola religione è facile il fanatismo; se ce ne sono due si rischia la guerra; se ce sono quattro o cinque, si è favoriti per vivere nel rispetto reciproco e nella pace. Spero che la stessa dinamica si realizzi nella missione di Saverio, qui a Goma, per la presenza di tante tribù. Alla prima riunione del consiglio parrocchiale è stato eletto il presidente: Cesare, un padre di famiglia con 14 figli (il più grande ha 23 anni, il più piccolo 6 mesi), una squadra di calcio con tre giocatori di riserva!".
Le case al posto dei fagioli
Fino a una dozzina di anni fa questa zona era quasi selvaggia. Tra le pietre di lava, qua e là cresceva qualche cespuglio e ciuffo d'erba. Nel 1992, a causa della guerra, la gente era scappata dai suoi fertili villaggi e si era rifugiata attorno alla città di Goma. Su queste terre veniva la gente a coltivare i fagioli. Poi, con la terribile eruzione del vulcano nel 2002, gli sfollati hanno occupato il posto prima destinato ai fagioli e hanno piantato le loro baracche. In pochi mesi è sorto un grande quartiere di gente che non ha niente, se non la propria vita e la voglia di sopravvivere.
Questo nostro quartiere ha bisogno di una chiesa, per pregare, per potersi incontrare. Tutti la desiderano: cristiani, missionari e vescovo. Nelle tre messe domenicali, la tenda si riempie e molta gente partecipa restando fuori.
Come il popolo di Dio...
La tenda è in piedi da quattro anni. Ha affrontato vento, pioggia e intemperie. Ora, qua e là comincia a cedere; la struttura non tiene più. Fosse stata in ferro, l'avremmo adattata volentieri, perché ormai ci siamo abituati e affezionati. Ma quando fa caldo e tira vento, ci sembra di essere in pieno deserto, come il popolo di Dio alle pendici del monte Sinai...
Dovendo cambiare, ci siamo ispirati ancora alla bibbia, accogliendo l'invito del profeta Michea: "Venite, saliamo al monte del Signore" (4,2). La forma a spirale dà l'idea di una strada che sale verso il monte. Ecco, dunque, i nostri desideri e progetti per onorare san Francesco Saverio. Ci riusciremo? Lo speriamo fortemente e lo speriamo insieme a tutti voi.
Con voi, chiediamo al Saverio di ottenerci anche un forte spirito missionario, di darci almeno metà del suo grande zelo per le anime.