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La missione li ricorda

Nelle nebbie di questo mese di novembre, anche la missione ha delle tombe su cui pregare. Perché il Padre celeste continui a chiamare altra gente a testimoniare il vangelo in mezzo all'umanità.

Il papà del missionario

La missione e i missionari vanno a deporre un fiore sulla tomba del papà di un nostro missionario del Bangladesh. Un uomo alto e asciutto. Era rimasto solo dopo la morte della moglie, ma tirava avanti pieno di dignità. Aspettava il figlio che tornava dalla missione ogni quattro anni, per fargli festa. E per farsi raccontare cosa era accaduto di nuovo in quel paese dove musulmani, hindu e cristiani gestiscono una difficile convivenza.

Un giorno del torrido luglio, ci hanno comunicato che il caldo aveva accelerato il suo decesso. A novembre, saliremo la valle, fino al paese, al cimitero dove lui, uno tra i tanti papà dei missionari, attende la gloria delle risurrezione.

Il figlio missionario è rimasto a vivere il suo dolore in Bangladesh. In una lettera, aveva scritto: "Chiedo ogni giorno nella preghiera che anche tu e la mamma abbiate parte con me al centuplo che il Signore ha promesso a coloro che rinunciano a tutto per seguirlo lungo le strade della missione. E vedrete quanto il Signore è generoso!".

Annalena Tonelli la madre del deserto

In Italia ormai è calato l' autunno. Le temperature sono scese di molto. Ma in Somaliland, nel Como d'Africa, il clima è ancora torrido. Domenica 5 ottobre, nella notte, due ragazzi somali bussano alla sua porta, sparano e uccidono Annalena Tonelli. Perché? Forse non lo si saprà mai.

Annalena era l'angelo dei poveri. Una cristiana testarda. L'unica cristiana in tutta la zona, in mezzo alla popolazione musulmana, che lei aiutava per amore.

Perché il vangelo lo si predica, anzi, "lo si grida" con la vita. Aveva detto: "Sono 34 anni che grido il vangelo con la mia vita e brucio dal desiderio di gridarlo così fino alla fine. I musulmani dicono che anch'io andrò in paradiso, come loro, perché - mi ripetono - noi abbiamo la fede; tu hai l'amore".

Ma qualcuno non ne poteva più di vedere, ogni giorno, quella sua carità cristiana a servizio dei musulmani.

Annalena era una missionaria laica di Forlì. Aveva 60 anni; 33 spesi in Africa. Dalla sua casetta non è sparito niente. Non aveva niente. Vivere povera era stata una sua scelta, da giovane.

Cara Annalena, mamma del deserto, tu sei sepolta a Wajir, nel deserto del Kenya, dove era nata la tua vocazione alla solitudine e al servizio dei poveri. La missione e i missionari non hanno fiori da deporre sulla tua tomba. Hanno solo preghiere da rivolgere al Padre celeste, perché chi ha la fede comprenda che "solo l'amore è eterno".

La missione è sempre bella

Fatti di missione in un 'Italia torrida. Ci dispiace che manchi lo spazio per aggiungere altre storie che, nel mese dei crisantemi, aiutano a ricordare quanto sia bella la missione, anche ... fino alla morte.



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