Venezia: Noi partiamo, tu non restare!
Un viaggio virtuale, una proposta vera
Alla Festa dei Giovani del patriarcato di Venezia, abbiamo voluto organizzare un bel viaggio virtuale in missione. È stato un invito per i giovani visitatori; ma anche una provocazione forte.
Vivere in capanna
A una buona pastorale giovanile non può mancare la dimensione missionaria. Non si tratta di una semplice pennellata né di un ornamento stravagante; ma parte integrante della pastorale. Così, alla festa dei giovani del patriarcato di Venezia si sono dati appuntamento varie realtà missionarie della diocesi. Ne è venuto fuori uno stand con foto, libri, volantini illustrativi di progetti.
E anche la possibilità di fare un viaggio virtuale in una missione dell'Africa o dell'America latina. Infatti, di fronte a un grande gazebo, in cui era esposto e distribuito materiale d'informazione, c'erano due capanne curate nei minimi particolari: una ecuadoriana, con al centro il posto per il fuoco; l'altra africana, con oggetti provenienti dal Kenya (OlMoran), Guinea Bissau (Bedanda), Congo e Sierra Leone.
Tanti giovani visitatori
Un sottofondo musicale della terra da visitare ha trasportato i visitatori a migliaia di chilometri di distanza. Sembrava di trovarsi proprio là, tra persone di una cultura diversa, senza tutte le comodità cui siamo abituati. In compenso, c'era tanta gioia da condividere.
Gli usi e costumi della gente sono stati spiegati da persone esperte della missione. In America latina c'era Federica, responsabile della sezione missioni nella pastorale giovanile, con esperienza in Ecuador. Accompagnavano in Africa le missionarie saveriane Lucia e Jeannette; quest'ultima, africana autentica di nascita, colore e cultura. Alla conclusione del viaggio virtuale, è stato offerto un assaggio di cibi locali.
L'invito provocatorio
Il viaggio era solo virtuale. Ma è diventato anche proposta per un'esperienza reale di vita missionaria nelle zone povere del mondo: condividere con altre persone una vita qualitativamente migliore sul piano tecnico, sanitario e alimentare. Ed anche un'altra proposta: quella di dire, con la propria testimonianza, che solo Cristo è la salvezza del mondo; solo in Lui si ottiene lo sviluppo integrale dell'umanità e di ogni individuo.
La provocazione diventa più profonda quando ti accorgi che devi incominciare ad essere missionario qui, tra parenti ed amici, con uno stile di vita che mette Gesù al centro. Il patriarca Angelo Scola ha sottolineato il tema della festa. Ha affermato che "veramente libero è colui che sa incontrare Cristo negli eventi de)la propria vita e poi comunicarlo agli altri".
Continuiamo i contatti
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Se ti interessa la missione e desideri maggiori informazioni, scrivi ai missionari saveriani (vedi indirizzo completo all'inizio della pagina); oppure, se sei in rete, scrivi a: inmissione@patriarcato.venezia.it
Ti aiuteremo a realizzare i tuoi progetti e le tue aspirazioni missionarie.